L’appello della Federazione pensionati: "Anche a San Marino un hospice per i malati gravi"

Il Consiglio direttivo della Federazione pensionati della Csdl evidenzia le criticità del sistema sanitario sammarinese, chiedendo interventi urgenti come l'ampliamento del Servizio territoriale domiciliare e la creazione di un 'hospice'. La costruzione del terzo lotto della Rsa il Casale la Fiorina è considerata una necessità pressante per ridurre i costi elevati per le famiglie.

L’appello della Federazione pensionati: "Anche a San Marino un hospice per i malati gravi"

L’appello della Federazione pensionati: "Anche a San Marino un hospice per i malati gravi"

Le criticità del sistema sanitario sammarinese sono state di nuovo al centro della riunione dei giorni scorsi del consiglio direttivo della Federazione pensionati della Csdl. Rivolgendosi a chi, dopo le elezioni, si metterà alla guida del Paese. "Tra gli interventi assistenziali più urgenti in particolare per la popolazione anziana – scrivono dalla federazione – c’è l’ampliamento del Servizio territoriale domiciliare, indispensabile per mantenere il più a lungo possibile le persone nel proprio ambiente abitativo e familiare. Un settore innovativo ancora da sviluppare è quello della telemedicina; occorre utilizzare questo nuovo strumento al servizio della medicina tradizionale, sfruttandone tutte le potenzialità ed ampliandone il suo utilizzo soprattutto per il monitoraggio dei malati cronici". La Federazione pensionati rivendica la creazione di un ‘hospice’. "Una struttura di ricovero protetta che a San Marino ancora manca, per dare la possibilità ai malati gravi che hanno necessità di ospedalizzazione, di essere curati da medici e psicologi, e di essere assistiti con continuità dai propri familiari". La Fups sollecita anche la costruzione del terzo lotto della Rsa il Casale la Fiorina. "È una necessità particolarmente urgente e pressante. Chi è costretto ad utilizzare strutture non in convenzione o esterne a San Marino, paga rette ben superiori ai 3.000 euro. Per molte famiglie si tratta di costi insostenibili e andrebbero aiutate in qualche modo dallo Stato sammarinese".