"Le nostre bollette più basse di quelle riminesi"

Lo ribascisce il Segretario Lonfernini tracciando il bilancio dell’Azienda per i Servizi: "Utile di quasi 40 milioni di euro"

"Le nostre bollette più basse di quelle riminesi"

"Le nostre bollette più basse di quelle riminesi"

"Le bollette dei sammarinesi sono le più basse in assoluto rispetto agli utenti dei territori limitrofi, del 58% per l’energia elettrica e del 32% per la fornitura di gas". Lo ribadisce il segretario di Stato, Teodoro Lonfernini nel giorno in cui mette sul tavolo i numeri, insieme al presidente Francesco Raffaeli e al direttore generale Raoul Chiaruzzi, dell’Azienda autonoma di Stato per i Servizi. "In questa legislatura si sono create le condizioni per metterne in sicurezza il bilancio – dice il Segretario – e per accantonare importanti risorse utili alle gestioni future e agli investimenti nel settore. È il frutto di un percorso di rinnovamento che ha portato ad una riorganizzazione e modernizzazione dell’Azienda e alla messa a punto delle migliori strategie per energia, acqua e gas". Poi i numeri. Aass chiude l’anno con un utile di quasi 40 milioni di euro, riferisce Lonfernini, una liquidità di oltre 58 milioni di euro e accantonamenti da destinare agli investimenti superiori a 30 milioni". Si parla ovviamente di numeri anche quando a scendere il campo sono quelle bollette che sono state per mesi nell’occhio del ciclone. A San Marino, come in Italia. "Se in un anno le famiglie riminesi hanno sostenuto un costo medio per l’energia elettrica di 762 euro, quelle sammarinese hanno pagato, invece, una bolletta pari a 318,17 euro. Lo stesso vale per la fornitura di gas, a fronte di una spesa di 902 euro nella provincia di Rimini, lo stesso nucleo familiare sammarinese ha sostenuto un costo di 615,65 euro. Considerati questi risultati non posso che sentirmi lusingato dal fatto che qualcuno ironicamente mi definisca il Segretario alle Bollette, riconoscendo, forse inconsciamente, gli effetti positivi del nostro operato". "Grazie al lavoro di consolidamento delle condizioni economiche dell’Azienda – spiega il dg Chiaruzzi – investiamo ogni anno 8 milioni di euro sulle reti del territorio". Evidenziato, da Raffaeli, il minuzioso lavoro di riordino dei conti "e di recupero dei crediti sospesi e dell’azione in favore delle famiglie in difficoltà – sottolinea il presidente di dell’Azienda di Stato per i Servizi – con l’istituzione, per la prima volta, delle tariffe sociali".