Morrone: "Il parco eolico in mare non serve"

Il candidato leghista alla Camera: "Rimini per me è una sfida. E non sono un paracadutato, chi dice questo non ha argomenti"

Migration

"Io paracadutato? Macché. È il ritornello ottuso di chi non ha argomenti". Jacopo Morrone, forlivese, segretario della Lega Romagna, è candidato all’uninominale della Camera per il centrodestra (e terzo nel listino della Lega).

Perché Rimini?

"C’è stata una ripartizione dei collegi a livello nazionale sulla base di una trattativa tra le forze politiche di coalizione. Alla Lega è toccato il collegio uninominale della Camera di Rimini. Una sfida interessante, un collegio contendibile purché gli elettori vadano a votare. In queste elezioni si gioca davvero il futuro del Paese. All’Italia serve pragmatismo, lungimiranza e concretezza".

Non è un paracadutato, dice, rispondendo alle ‘accuse’ del Pd.

"Sono segretario della Lega Romagna dal 2015. Ho girato in lungo e in largo tutto il territorio romagnolo, occupandomi dei problemi delle varie province. Per non parlare del fatto che in questi ultimi cinque anni, prima al Governo, come sottosegretario alla Giustizia, poi in Parlamento, sono stato uno dei punti di riferimento principali per la Romagna e per i vari Comuni. Se poi volessimo scendere al livello del Pd locale, non è forse paracadutata, addirittura da Milano, Simona Viola candidata del centrosinistra al Senato nel collegio uninominale di Rimini? Se fossero coerenti i ‘piddini’ riminesi non dovrebbero votarla. Meglio parlare di cose serie".

I sondaggi vi danno avanti: il centrodestra sente la vittoria in tasca?

"Non faccio mai previsioni. Effettivamente gli ultimi sondaggi sono confortanti. Nel concreto, credo che il centrosinistra e il Pd in particolare abbiano sbagliato tutto ciò che si poteva. Peraltro, la sinistra non ha ricette per contrastare il ‘caro bollette’, non si sa come intenda strutturare un piano energetico nel concreto e non da libro dei sogni, non ha politiche immigratorie o sulla sicurezza. L’unica cosa che sa fare bene è aumentare le tasse, imporre patrimoniali, occupare poltrone".

A lei cosa chiedono i riminesi?

"C’è preoccupazione per il futuro. Il caro bollette sta incidendo negativamente sul mondo delle imprese, del commercio, del turismo, dell’agroalimentare e sta spaventando famiglie e pensionati. Bisogna dare speranza con provvedimenti urgenti, sostegni e con piani concreti e fattibili. Se si fermano il tessuto produttivo e i consumi e non si abbassa il carico fiscale, non ripartiamo più. Serve anche un’iniezione di fiducia. I lockdown e le restrizioni hanno in qualche modo condizionato le persone".

Molti riducono questa campagna elettorale a una sfida tra lei e Gnassi. È una chiave di lettura che condivide?

"È una sfida tra due modi di vedere la cosa pubblica e la politica. Non sono, come altri, un politico di professione. Faccio l’avvocato. Però fin da giovanissimo ho sentito un forte richiamo a interessarmi dei problemi della gente, a studiare come la politica possa risolverli concretamente. Mi fa male quando sento persone dire che i politici sono tutti uguali, in senso negativo. È un qualunquismo che distrugge".

Però la competizione con un ex sindaco per dieci anni non è certo la più semplice delle sfide.

"È vero. Un decennio da sindaco a tagliare nastri dà una visibilità enorme. Ma gli elettori devono pensare che un conto è fare il sindaco accentrando su di sé l’attenzione, un altro, molto più difficile come ho potuto sperimentare per un quinquennio, è lavorare a testa bassa a Roma per tutelare le esigenze del territorio romagnolo, tra ministeri e commissioni dove si intrecciano interessi diversi e in contrasto fra loro".

Parco eolico in mare, sì o no?

"Su ogni progetto bisogna fare i conti esatti dei costi rapportati ai benefici. Il parco eolico davanti alla costa riminese potrebbe essere un costo per molti e non portare benefici. Non sono un tecnico, ma mi sono informato: non solo l’impianto impatterebbe sul panorama, contrariamente a quanto afferma Gnassi, e sulla pesca, ma l’Adriatico in questa zona è anche poco ventoso. Credo che si possano valutare altre tecnologie. Trovo sconcertante il voltafaccia di Gnassi sul parco eolico, a cui era contrario fino a ieri. Raccontare ai riminesi che l’ipotetica energia generata agevolerebbe le loro bollette è un modo un po’ grossolano di falsificare la realtà".

Spiagge: se il centrodestra sarà al governo, come vi muoverete sulle concessioni?

"Anche nel ‘caso’ delle concessioni siamo coerenti fino in fondo. Lo si è visto chiaramente nei giorni scorsi con l’inspiegabile fuga in avanti di una sola parte del Governo sulla mappatura delle concessioni balneari. La Lega in coerenza con quanto ha sempre dichiarato ha votato contro. Di certo il tema dovrà essere fra i primi ad essere affrontati dal prossimo Governo".

Giuseppe Catapano