Niente sopraelevata: la ferrovia non decolla

Regione e Rfi contrarie all’ipotesi di innalzare i binari nel tratto bellariese per evitare il ’muro’ dopo la chiusura dei sottopassi

Niente sopraelevata: la ferrovia non decolla

Niente sopraelevata: la ferrovia non decolla

Niente da fare. L’ipotesi dell’innalzamento dei binari nel tratto di Bellaria, che per lungo tempo era sembrata la più percorribile per la linea ferroviaria, in vista del potenziamento della Rimini - Ravenna cui lavorano Rfi e Regione Emilia Romagna, non sarebbe giudicata praticabile dagli organi sovracomunali. Quindi, per il momento, palla al centro e problema ancora da inquadrare, e risolvere. "In questi mesi la Regione ha dato la priorità alla risoluzione delle criticità causate dall’alluvione di maggio e all’utilizzo dei fondi governativi – spiega il vicesindaco Bruno Galli –. Sulla ferrovia contiamo di riprendere il confronto, avviato da tempo, a breve". In attesa della ripresa degli incontri l’amministrazione comunale non si sbilancia su nuove ipotesi per evitare che il potenziamento della linea taglia ancora di più in due la città, come avviene d’estate. Insomma l’effetto ’Muro di Berlino’. "La frequenza dei treni prevista – si limitano ad osservare dal Palazzo – resterà analoga a quella attuale". A regime sulla tratta potenziata è previsto un convoglio ogni 30 minuti, durante l’estate. Riguardo alla ’bocciatura’ dell’ipotesi di innalzare i binari per la tratta bellariese (alla stessa altezza attuale della zona del portocanale) le motivazioni sarebbero di natura sia tecnica che economica. Da parte degli enti sovraordinati coinvolti ci sarebbe una disponibilità ad ammodernare le infrastrutture attuali, a partire dal sistema di elettrificazione della linea. Com’è noto, il problema riguarda Bellaria, coi suoi numerosi passaggi a livello (da sopprimere), cosa che a Igea Marina è stata già fatta negli scorsi anni. Nel saluto rivolto a vapodanno a cittadini, associazioni, categorie il sindaco Filippo Giorgetti aveva, nella parte dedicata alle "criticità che si presentano nel prossimo futuro della nostra città", anche "il nodo ferrovia".

Dal fronte della minoranza, sponda Alternativa Democratica, nei mesi scorsi il consigliere Andrea Silvagni aveva avanzato la proposta di interrare il tratto bellariese. "Sarebbe bello ma costosissimo, non ci sono risorse disponibili in quelle dimensioni", aggiungono dal Comune. Una ipotesi già bocciata dall’assessore Cristiano Mauri: "La proposta di Silvagni è assurda, cerca solo consensi elettorali. La soluzione va trovata con la Regione". Lo stesso Silvagni aveva proposto "un attraversamento viario in zona nord, ai confini con San Mauro, vicino ad Aquabell per intenderci, un attraversamento carrabile, sovrappasso o verosimilmente sottopasso. E pensare ad altre zone di attraversamento ciclopedonali, per renderla più permeabile, e soprattutto pensare a una modifica della nostra viabilità cittadina al fine di ridurre la carrabilità della parte di città a mare dei binari".

Mario Gradara