Alessandra Nanni
Cronaca

Omicidio di Mozzate, a 17 anni innamorata dell’assassino: "Anche se ha ucciso io lo amo"

La ragazzina s’inventa una sorella per vedere Dritan in carcere

L'arresto di Dritan

L'arresto di Dritan

Rimini, 3 novembre 2014 - A 17 anni è innamorata di un assassino. Non le importa, dice, che abbia trucidato due persone, è l’uomo delle sua vita. Al punto che si è ‘inventata’ una sorella più grande pur di riuscire a entrare in carcere per vederlo. Non ce l’ha fatta, ma le sue lettere arrivano regolarmente ai ‘Casetti’, spedite da Modena con regolarità settimanale. 

L’amore della sua vita è Dritan Demirai, 29 anni, l’albanese con lo sguardo d’acciaio. Irresistibile, almeno per chi subisce il fascino dell’inferno. Intorno a lui girano tre donne, una delle quali è morta per mano sua. Lidia Nusdorfi, madre dei suoi figli, colpevole di averlo tradito con il cugino. Quando Dritan ha capito che non sarebbe mai tornata da lui, ha deciso che l’unico modo di lavare l’offesa era quello di ammazzarla. Un ‘obbligo’ per una certa cultura albanese, a cui non poteva e non voleva sottrarsi. Poche settimane prima di uccidere Lidia, Dritan incontra Monica Sanchi, la donna che sarà sua complice in entrambi i delitti e che ora, rinchiusa in una cella, è costretta su una sedia a rotelle per una patologia alla spina dorsale.

L’ha trascinata alla rovina, e anche se lei ora grida che l’ammazzerebbe volentieri, in realtà è ancora stregata da quegli indifferenti occhi verdi. Il 1° marzo scorso, Dritan, Monica e un amico dell’albanese, partono da Rimini per andare nel comasco. La meta è il sottopasso della stazione di Mozzate, dove Demiraj è riuscito con l’inganno ad ottenere un appuntamento con Lidia che lo sfugge come la peste. Un incontro ottenuto grazie alla ‘mediazione’ di Silvio Mannina, l’ultimo amante di Lidia che Dritan ha torturato e ucciso la sera prima, per costringerlo a chiamare l’ex compagna e fissare l’appuntamento a cui sarebbe andato lui.

Prima di arrivare a Mozzate, Demiraj fa però una deviazione a Modena. Scende da solo, e mentre la nuova compagna resta in macchina ad aspettarlo incontra una ragazzina di 17 anni per consegnarle un anello di fidanzamento. Un legame che ancora oggi, dopo tutto quel sangue, la giovane non ha nessuna intenzione di spezzare. La sua donna è lei, l’unica, e continua ad amarlo con l’ostinazione e l’incoscienza che solo i 17 anni possono darti. Qualche settimana fa ha tentato di vederlo in carcere con uno stratagemma. Essendo minorenne, deve essere accompagnata da un parente adulto, e pur di riuscire a vederlo è andata dall’avvocato e ha spacciato un’amica più grande per sua sorella. Non se la sono bevuta, e ora è lì che sta studiando il modo di riuscire a raggiungere Dritan dietro le sbarre. Monica l’ha già fatto, e non uscirà tanto presto.