Gioco d’azzardo all’aperto nei viali della zona mare. Il reato è nuovo, mentre i protagonisti sono vecchie conoscenze. Stiamo parlando dei ‘pallinari’. Anche quest’anno con l’arrivo dell’estate sono spuntati nei principali viali della zona mare dove alla sera i turisti fanno la classica passeggiata. Il gioco, come anche il trucco, è sempre il medesimo. C’è chi fa giare le campanelle con le palline, il complice che gioca e vince indovinando dove si trova la pallina, i ‘pali’ che guardano l’eventuale arrivo delle divise e il malcapitato giocatore che tenta la fortuna dopo alcune giocate ‘miracolose’ e perde tutto.
La solita storia, ma da quest’anno le forze dell’ordine hanno un’arma in più per mettere sotto pressione i pallinari. La sentenza della Corte di Cassazione numero 43873 risalente all’ottobre scorso, ha chiarito come il gioco delle tre carte integri il reato di ‘gioco d’azzardo’. Per il momento non si è arrivati a identificare il gioco delle tre carte o delle palline come una truffa. Tuttavia equipararlo a gioco d’azzardo equivale a configurarlo come reato previsto dall’articolo 718 del Codice penale, che appunto punisce il gioco d’azzardo e la sua agevolazione.
Una nuova arma all’arco della municipale, subito sfruttata. Gli agenti, rigorosamente in borghese, nella zona di Miramare sono intervenuti fermando 3 persone sorprese a proporre ai turisti il gioco delle tre palline. I tre sono stati fermati, identificati, foto segnalati e denunciati a piede libero per il reato di gioco d’azzardo. In precedenza, era la serata di sabato, a Marina Centro erano stati colti in flagrante altre cinque persone. A ciascuna di queste è stata notificata una sanzione di mille euro. In questo caso le sanzioni fanno riferimento al regolamento comunale di Polizia urbana pensato per colpire questo tipo di attività. Il regolamento, infatti, vieta di organizzare, in luogo pubblico o aperto al pubblico, il gioco di abilità delle ‘tre campanelle’ o delle ‘tre carte’ o simili. Le sanzioni vanno da 500 a 3mila euro per chi propone il gioco, e da 25 a 150 euro per chi vi partecipa.
Oltre alla sanzione prevista dal regolamento, per i recidivi già identificati nell’attività della Polizia municipale, viene richiesto al Questore l’emissione del foglio di via. Chi non lascia il territorio commette un reato. A queste misure di contrasto si aggiunge oggi l’effetto della sentenza della Corte di Cassazione: la denuncia a piede libero per il reato di gioco d’azzardo.
Andrea Oliva