Ribaltone a Saludecio. Cialotti spodesta Polidori prendendo quasi il 50%

Vince il centrodestra: "I cittadini avevano voglia di nuovo"

Ribaltone a Saludecio. Cialotti spodesta Polidori prendendo quasi il 50%

Ribaltone a Saludecio. Cialotti spodesta Polidori prendendo quasi il 50%

"Ho saputo di avere vinto dai miei avversari", scherza su Roberto Cialotti, il nuovo sindaco di Saludecio. Lo spirito è quello di sempre, simpatia in prima linea e concretezza. Nella piccola Saludecio si presentavano in quattro. Dilvo Polidori era il sindaco uscente, al timone del municipio negli ultimi dieci anni. Prima di lui, per altri dieci anni, c’era stato Giuseppe Sanchini, altro candidato in questa tornata elettorale. Il quarto candidato sindaco era Pietro Dina, consigliere di maggioranza uscente.

In quattro per una poltrona. Alla fine Cialotti, l’uomo dei numeri già assessore ai tributi tra il 2004 e il 2014, non ha avuto avversari. Il risultato ha lasciato gli sfidanti molto distanti dalle oltre 700 preferenze di Cialotti. "Ci ho sempre creduto – dice il neo sindaco –. Saludecio vuole cambiare. Gli ultimi anni sono stati un può blandi. Si è visto del lassismo. Era ora di cambiare e i cittadini, che sono intelligenti, hanno compreso questa necessità". Da primo cittadino, Cialotti guarda subito alla propria squadra. "Questa voglia di cambiamento l’abbiamo messa anche nella squadra. E’ composta da persone competenti che ho scelto personalmente. La nostra non è una lista formata da uomini e donne messi li per portare voti. Noi vogliamo portare competenze in municipio e tanta voglia di fare". La lista delle cose da realizzare è già pronta e include anche l’aspetto turistico. "Saludecio deve tornare a vivere e ad attrarre".

Comune della provincia che può vantare un santo, il Beato Ronconi, per il nuovo sindaco il borgo deve tornare a essere meta di persone, turisti e pellegrini. Ma il lavoro che attende Cialotti è ben più ampio. "Si riparte dalle cose iniziate dall’amministrazione precedente, da portare a termine. Poi ci sono i contributi per le frane e i cantieri, c’è la cultura, il sociale e tanto altro ancora".

Dietro la vittoria di Cialotti c’è un centrodestra che esulta, mentre il centrosinistra assiste alla cronaca di una sconfitta annunciata. Il primo sintomo è stata la divisione tra Polidori e Dina, che già in partenza avrebbe diviso un elettorato che guarda al centrosinistra. La discesa in campo di Sanchini ha ulteriormente complicato i piani. Infine la voglia di cambiamento di Cialotti, consigliere di opposizione negli ultimi cinque anni, ha avuto la meglio.

Andrea Oliva