Rossi e Gasperoni i nuovi Capitani Reggenti

Insediamento dei capi di Stato, tra i saluti del nunzio apostolico Tscherrig e il pensiero alle elezioni: "Garantiremo l’esercizio democratico"

Rossi e Gasperoni i nuovi Capitani Reggenti

Rossi e Gasperoni i nuovi Capitani Reggenti

Solenne passaggio del testimone sul Titano, ieri, tra nuovi e vecchi Capitani Reggenti, con Alessandro Rossi (al suo secondo incarico nella Suprema Magistratura dopo quello nel 2007) e Milena Gasperoni che, al termine della cerimonia di insediamento, si sono avvicendati alla Suprema Magistratura rilevando il posto che per sei mesi è stato di Filippo Tamagnini e Gaetano Troina. Una cerimonia quella di ieri in cui non sono mancati i momenti toccanti, a partire dal saluto del nunzio apostolico e decano del corpo diplomatico e consolare accreditato in Repubblica, il cardinale Emil Paul Tscherrig, il quale è così giunto al termine del proprio mandato (in Repubblica dal 2018). Il cardinale, oltre ad anticipare come di consueto il primo discorso al Paese della nuova Reggenza, ha anche rivolto un saluto al vescovo di San Marino-Montefeltro uscente, Andrea Turazzi, augurando dunque un buon lavoro a chi lo sostituirà dal 20 aprile: monsignor Domenico Beneventi.

A Palazzo Valloni si è perciò tenuto il primo discorso di Rossi e Gasperoni, dove i due capi di Stato hanno sottolineato come i prossimi mesi saranno: "sfidanti a livello globale, nonché nel panorama politico-istituzionale sammarinese, anche per l’imminenza di un passaggio storico, determinato dal perfezionamento dell’accordo di associazione con l’Unione europea". Da qui il ricordo che "nella sua ultima sessione il Consiglio Grande e Generale ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo ad attivare tutti i canali diplomatici affinché la Repubblica si faccia promotrice dell’organizzazione di una Conferenza Internazionale di Pace – scandiscono i nuovi Reggenti –. A tale proposito, il nostro atteggiamento internazionale si è ulteriormente rinnovato nell’offrire forme di concreta solidarietà a centinaia di profughi ucraini, tuttora in Repubblica, grazie all’azione generosa delle Istituzioni e della società civile".

E infine, il pensiero alle prossime elezioni: "Il semestre che ci attende si apre in una fase politicamente intensa nella quale le forze politiche, la società civile e i singoli cittadini sono chiamati e si dovranno impegnare, con un’assunzione di responsabilità piena – così i Reggenti –, per una concreta e attiva partecipazione nella definizione delle prospettive di sviluppo. La Reggenza accompagnerà il percorso istituzionale in vista delle prossime Consultazioni Elettorali, per favorirne pienamente l’esercizio democratico che condurrà alla formazione dei nuovi organi rappresentativi".