"San Marino ha ispirato il mio romanzo"

Il giornalista Luca Restivo presenta il suo romanzo d'esordio "San Marino Goodbye", ambientato nella Repubblica. L'autore racconta la sua passione per le micronazioni e il processo di creazione dei personaggi. Restivo descrive San Marino come un luogo affascinante e ricco di storia.

"San Marino  ha ispirato  il mio romanzo"

"San Marino ha ispirato il mio romanzo"

Domani alle ore 8:30 chiuderanno i confini di San Marino da e per l’Italia. Inizia così il romanzo d’esordio di Luca Restivo: San Marino Goodbye (Blackie edizioni). Un capitano reggente a poche ore dalla grande festa del 3 settembre decide di chiudere le frontiere, isolando la Repubblica dall’Italia e generando un’escalation di eventi rocamboleschi che terranno il lettore incollato alla pagina con il sorriso in faccia. L’autore nato a Castel San Pietro è voce della celebre trasmissione Cater XL, su Rai Radio2 e autore televisivo per Alessandro Cattelan, La7 e Sky. Oggi sarà ospite all’interno della rassegna Mementi, mercoledì d’autore, nella sala Rubino de La Giochi del Titano (18:30).

È nata prima la passione per San Marino o per le micronazioni?

"Sono nate insieme, mi sono sempre piaciute queste storie. Avendo un microstato vicino non potevo che innamorarmi di San Marino, che era a un’ora di macchina da casa mia. Poi quella scritta, ‘Benvenuti nell’antica terra della libertà’ a Dogana è meravigliosa".

Sa tutto dei sammarinesi senza essere sammarinese. Dove e come ha studiato?

"Sono andato a San Marino tante volte, soprattutto al Museo di stato e al Palazzo Pubblico, per assaporare i territori del romanzo. Sono passato così tante volte perché io amo queste terre e perché volevo dare al romanzo una descrizione più realistica e verosimile degli ambienti. Ho iniziato a pensarlo nel 2017, con i moti indipendentisti della Catalogna e con l’inizio della Brexit. Mi sono chiesto: ‘Ma se queste spinte divisive entrassero in un piccolo stato, in una enclave, cosa potrebbe essere?’".

Influencer, nostalgici del fascismo, persone corrotte. Qual è il suo personaggio preferito?

"Ogni personaggio è il mio preferito secondo una particolare caratteristica. Ad esempio, la consulente economica è quella che mi ha divertito di più scrivere. Il doganiere ottuso e inflessibile è quello che mi ha emozionato di più perché ha un’evoluzione maggiore. Mentre Claudio Pappataci, l’Italiano che cerca di sfidare la frontiera, è quello per il quale ho attinto a tutti i film della commedia italiana anni ’60. Per non annoiarmi ho fatto in modo che tutti i personaggi mi interessassero".

Cosa rappresenta per lei San Marino?

"Un posto attraverso cui grazie alla sua storia ho scritto un romanzo come volevo. Divertente e satirico. Ci sono affezionato, per me è come il Villaggio di Asterix. Un posto che dal 301 è rimasto indipendente, con grandi valori come baluardo".

Debora Grossi