Santarcangiolese più sicura. Arriva il semaforo a chiamata

Sarà realizzato all’incrocio con via Dalla Chiesa. I residenti avevano presentato una petizione

Santarcangiolese più sicura. Arriva il semaforo a chiamata

Santarcangiolese più sicura. Arriva il semaforo a chiamata

Santarcangiolese più sicura, grazie al nuovo semaforo a chiamata in centro e agli interventi previsti nella frazione di San Michele. Una vittoria per i residenti, che da tempo chiedevano al Comune lavori per la messa in sicurezza della strada. Solo pochi giorni fa Valeria Valeri aveva consegnato in municipio la raccolta firme, avviata insieme a residenti della zona Pieve (e non solo) per chiedere l’installazione di un semaforo a chiamata sulla Santarcangiolese, all’incrocio con via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Alla petizione avevano aderito ben 268 persone. E ora il Comune annuncia gli interventi sollecitati dai cittadini. Rivendicando un lavoro iniziato già prima della petizione.

"Già alla fine dello scorso anno gli uffici avevano iniziato il lavoro propedeutico al progetto, che verrà esaminato in giunta nelle prossime settimane", sottolinea in una nota l’amministrazione. I lavori per il semaforo a chiamata costeranno 40mila euro e saranno affidati ad Anthea, che li inizierà "entro l’estate". Ieri la vicesindaca Pamela Fussi e l’assessore all’urbanistica (e candidato sindaco del Pd) Filippo Sacchetti hanno fatto un sopralluogo sulla Santarcangiolese con i tecnici. Non si sono limitati alla via Dalla Chiesa, ma sono andati anche in quello con via Santa Maria a San Michele. Qui non ci sarà il semaforo: sarà installato un cordolo all’incrocio, per rallentare i veicoli provenienti da via Santa Maria. "Si tratta di due interventi puntuali – osservano Fussi e Sacchetti – che ridurranno i rischi per pedoni, ciclisti e veicoli stessi. Il semaforo a chiamata consentirà di attraversare la Santarcangiolese in sicurezza e creare un collegamento sicuro con la zona della Pieve, dove ci sono anche l’asilo nido e il parco. I lavori all’incrocio con via Santa Maria ridurranno la velocità dei veicoli e le manovre pericolose. I due interventi hanno l’obiettivo di dare una risposta alle richieste e alle necessità dei residenti e di chi percorre la Santarcangiolese".

Tutto bene, o quasi. Perché a Valeria Valeri e gli altri residenti che hanno promosso la raccolta firme per il semaforo a chiamata, anche se hanno ottenuto il risultato, non è piaciuto il modo in cui è arrivato.

"Sorprende – attacca la Valeri – che il primo a dare la notizia che il semaforo a chiamata si farà sia stato Luca Paganelli, segretario del circolo Pd del centro, con un messaggio inviato in una chat dei genitori di una scuola. La nostra petizione è stata protocollata, meritavamo una comunicazione ufficiale". Per la Valeri "è vergognoso che si voglia strumentalizzare e mettere il marchio politico su un’iniziativa nata e portata avanti dai cittadini. Va bene che le elezioni sono vicine, ma i santarcangiolesi meritano più rispetto dall’amministrazione comunale".