Scommesse clandestine sul calcio In quattro vanno verso il processo

Chiesto il giudizio per due albanesi e due riminesi accusati di aver ’truccato’ il campionato greco di serie B promettendo soldi e ricompense ai giocatori delle squadre Apollon Larissa e Aiginiakos Fc

Scommesse clandestine sul calcio  In quattro vanno verso il processo

Scommesse clandestine sul calcio In quattro vanno verso il processo

Calcioscommesse: chiesto il processo per quattro persone - due riminesi e due albanesi, di età compresa tra i 35 e i 66 anni, alcuni di loro con precedenti specifici, difesi dagli avvocati Stefano Caroli, Cesare Brancaleoni, Francesco Pisciotti e Massimiliano Giacumbo - che secondo gli inquirenti sarebbero coinvolti in un ‘giro’ di puntate sospette legato al campionato di serie B greco. L’udienza preliminare si svolgerà davanti al gup del tribunale di Rimini il 14 febbraio prossimo. In quella sede, si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura per truffa aggravata e frode in competizioni sportive. L’inchiesta ruota attorno ad un flusso di denaro ‘anomalo’ generato da un’anonima partita svoltasi il 17 febbraio del 2019 nella serie cadetta greca, quella che vedeva di fronte Larissa-Alginiakos, finita con un rocambolesco 3-2 dopo un primo tempo conclusosi sullo 0-2.

Un ribaltone che aveva regalato vincite per 300mila euro, baciando in fronte gli scommettitori che nelle sale scommesse di Rimini e Riccione si erano precipitati a puntare su quella partita insieme ad altre. Lo stesso match greco veniva pagato 27 a 1 ed era diventato immediatamente molto ambito dai soliti noti, frequentatori delle sale scommesse. Una volta realizzato che l’ammontare delle vincite superava, solo nel Riminese, i 300mila euro, era stato così deciso di sospenderne i pagamenti. Le due società concessionarie per la raccolta scommesse sugli eventi sportivi si erano subito rivolte all’avvocato Enrico Graziosi per vedere più chiaro sulla vicenda. Il legale aveva raccolto tutti gli elementi e presentato una querela per conto di entrambe le società. Quella denuncia aveva poi messo in moto l’indagine condotta dalla Guardia di Finanza con la collaborazione dei Monopoli di Stato e della Figc.

Da qui erano state acquisite tutte le videocamera del servizio di sorveglianza delle diverse sale scommesse: nelle immagini erano stati immortalati i volti dei vari scommettitori, habitué delle sale. Nei giorni successivi alle scommesse, in molti si erano subiti rivolti alle sale per incassare le loro vincite, alcuni addirittura con tanto di avvocati al seguito. Nessuno però aveva avuto la possibilità di riscuotere le vincite oggetto dell’indagine. Gli indagati, dal canto loro, si sono sempre difesi sostenendo che non vi siano prove di legami, collegamenti o contatti tra gli scommettitori e i giocatori del campionato greco di serie B scesi in campo per il match del 17 febbraio 2019. Lo stesso affermano gli avvocati della difesa, per i quali non vi sono elementi in grado di confermare la presunta connivenza con gli atleti di Larissa e Alginiakos. Nell’elenco dei soggetti che figurano come persone offese, oltre alle società di scommesse, figura anche la Federazione Italiana Gioco Calcio.

Lorenzo Muccioli