Scontro sui risarcimenti "Noi esclusi dagli aiuti" Ma Gnassi assicura: "Anche Rimini li avrà"

L’ira del primo cittadino di Bellaria: "La nostra provincia fuori dal pacchetto di misure varato dal governo con il decreto alluvioni". Ma dopo il pressing di sindaci e parlamentari arriva la svolta.

Scontro sui risarcimenti  "Noi esclusi dagli aiuti"  Ma Gnassi assicura:  "Anche Rimini li avrà"

Scontro sui risarcimenti "Noi esclusi dagli aiuti" Ma Gnassi assicura: "Anche Rimini li avrà"

di Manuel Spadazzi

Prima esclusi dal pacchetto di aiuti varato dal governo martedì. Poi, ieri, la decisione: anche tutta la provincia di Rimini rientrerà tra i territori che beneficeranno del ’decreto alluvioni’. Dopo i dubbi, le incognite e le proteste di tanti sindaci. Uno su tutti, Filippo Giorgetti, primo cittadino di Bellaria. "È inaccettabile l’esclusione del nostro territorio dal decreto emanato martedì". Giorgetti (che è stato eletto in quota Forza Italia) aveva fatto le sue rimostranze allo stesso ministro e vicepremier Antonio Tajani, che martedì era a Forlì insieme all’assessore regionale alla protezione civile Irene Priolo e ad alcuni consiglieri. Per Giorgetti "le rassicurazioni sull’inserimento della provincia di Rimini, e quindi anche del nostro comune, tra le zone alluvionate destinatarie di futuri ristori economici, sono insufficienti e non ridimensionano la delusione e la necessità di far valere le nostre istanze". Giorgetti se la prende anche con la Regione, che aveva consegnato al governo la prima lista con i comuni più colpiti. Tra questi c’erano anche cinque comuni del Riminese, Montescudo, Novafeltria, San Leo, Casteldelci e Sant’Agata Feltria, che erano stati così inseriti subito dal governo nel ’decreto alluvioni’, con cui l’esecutivo ha deciso di stanziare i primi 2 miliardi per l’emergenza e varie misure come il rinvio delle tasse e gli ammortizzatori sociali. "Nel rispetto dei territori ben più colpiti di Bellaria, è incomprensibile – tuona Giorgetti – il discrimine applicato dalla Regione. Qualcuno ci spieghi per quale motivo, ad esempio, agricoltori e imprese di Bellaria ricevono un trattamento diverso rispetto a quelli dei vicini comun di San Mauro Pascoli o Savignano".

In effetti, tolti i cinque comuni, la provincia di Rimini era rimasta all’asciutto dal primo decreto del governo. Ma nelle ore successive, grazie al pressing di sindaci e parlamentari, da Roma è arrivata la conferma che "tutta la provincia di Rimini – annuncia Alice Parma, sindaca di Santarcangelo e coordinatrice Anci (l’associazione dei Comuni) per il Riminese – sarà compresa tra i territori che beneficeranno del ’decreto aiuti’". La Parma spiega che "nel decreto il criterio iniziale usato considerava i comuni con frane, zone isolate e sfollati. Ma ci siamo subito mossi insieme alla Regione, e il risultato è che tutta la provincia di Rimini sarà ricompresa nel decreto". E per il sindaco di Rimini e presidente della Provincia, Jamil Sadegholvaad, "le prime risorse a disposizione, di cui potrà beneficiare anche il territorio riminese, sono un segnale concreto di cui voglio ringraziare governo, Regione, sindaci e parlamentari. Oggi è questo che conta: non le polemiche".

Anche per il deputato del Pd Andrea Gnassi "siamo nella direzione giusta. Nel ’decreto alluvioni’ ci sono diverse misure che avevamo sollecitato fin da subito, fra cui l’inserimento della provincia di Rimini tra le zona rosse dello stato di emergenza, da cui era stata inizialmente esclusa. Ce l’ha ribadito anche ieri in aula il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci".