Spiagge, la riforma ’insabbiata’: "Concessioni, vogliamo certezze"

Pressing di Mauro Vanni (Confartigianato) dopo le mancate risposte del governo

Spiagge, la riforma ’insabbiata’: "Concessioni, vogliamo certezze"

Spiagge, la riforma ’insabbiata’: "Concessioni, vogliamo certezze"

Non basta l’anno di proroga delle concessioni che la Regione e i comuni intendono dare alle attività di spiaggia. Mauro Vanni (foto), presidente di Confartigianato imprese balneari, sulla questione è chiaro. "Siamo certamente soddisfatti – premette – dell’iniziativa portata avanti dalla Regione con l’adesione dei comuni sfruttando la legge 18 sulla concorrenza introdotta dal governo Draghi. Ma serve altro. In mancanza del pronunciamento chiaro da parte del governo c’è sempre il pericolo di ricorsi in tribunale. C’è troppa confusione, il tempo ormai è scaduto. Le concessioni scadranno il 31 dicembre. Il governo si faccia sentire".

È la medesima richiesta avanzata da Forza Italia in Parlamento attraverso l’interrogazione al governo che aveva come prima firmataria Deborah Bergamini. La richiesta era di ‘emanare quanto prima le disposizioni chiarificatrici riguardo le modalità applicative del complesso di norme, regole, sentenze che affastellano la questione delle concessioni balneari’. Ma la risposta del sottosegretario, ammette Vanni, "non ha dato ulteriori indicazioni, limitandosi a riassumere il lavoro del tavolo tecnico che ha sancito la non scarsità della materia ovvero il fatto che solo il 33% delle spiagge è ‘occupato’ e si può fare a meno della Bolkestein. Detto questo il governo deve ora andare in Europa per rivendicare l’esito del lavoro fatto e successivamente presentare criteri per il rinnovo delle concessioni balneari nel Paese".

Per fare tutto questo è rimasto poco più di un mese, considerando che ci saranno anche le festività natalizie. Tempi strettissimi. "Da 15 anni parliamo di concessioni e purtroppo siamo ancora qui", attacca Vanni. "In queste condizioni è impossibile anche investire, cosa che sarebbe importantissima visto che ci sono mercati emergenti che si stanno facendo avanti".

a.ol.