Stuprata in palestra Uno dei violentatori era in ferie a Rimini Arrestato in spiaggia

In manette un 21enne egiziano accusato di aver preso parte a un’aggressione di gruppo nei confronti di una 14enne. Lo straniero fermato durante un controllo di routine dalla polizia.

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Stuprata in palestra Uno dei violentatori era in ferie a Rimini Arrestato in spiaggia

Era venuto in vacanza a Rimini insieme agli amici e, quando la polizia di Stato lo ha fermato, si stava godendo una tranquilla giornata al mare sulla spiaggia libera nella zona di piazzale Boscovich. Su di lui pendeva però un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale di gruppo emesse dal gip di Milano per uno stupro commesso nel settembre del 2022 ai danni di una ragazza all’epoca dei fatti 14enne in una struttura sportiva in disuso nel quartiere di Bonola, nel capoluogo lombardo. Lui, Ashraf Mohamed, 21enne egiziano, è stato avvicinato dagli agenti della squadra Volanti della questura per un controllo di routine. Ai poliziotti è bastata una semplice verifica nella banca dati.

Per il giovane straniero sono così scattate le manette, in esecuzione del provvedimento firmato dal giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile su richiesta dei pm Letizia Mannella ed Elisa Calanducci. Provvedimento di cui il 21enne era destinatario insieme ad un altro connazionale di 22 anni (quest’ultimo già espulso dall’Italia con accompagnamento coatto alla frontiera). Nella vicenda su cui hanno svolto indagini gli agenti della squadra mobile sono coinvolti anche due minori indagati dalla Procura minorile e un terzo maggiorenne: anche lui è già stato espulso dal nostro Paese. Il gip ha accolto per i due egiziani colpiti della misura della custodia cautelare la richiesta dei pm del V Dipartimento Tutela della famiglia, dei minori e di altri soggetti deboli della Procura di Milano a cui era giunta la segnalazione degli educatori che seguono la ragazza, la quale in quel periodo viveva una situazione di difficoltà e marginalità. Le indagini sono state condotte dagi agenti della sezione specializzata nella violenza di genere della squadra mobile milanese, con il supporto per quanto riguarda l’arresto del 21enne dei colleghi riminesi, guidati dal vice questore aggiunto Dario Virgili. Il giovane straniero, difeso dall’avvocato Immacolata Santo del foro di Milano, al momento si trova in carcere ai ‘Casetti’ a dispozione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida.

Agli investigatori, la vittima – che oggi ha 15 anni – aveva raccontato di aver conosciuto il gruppetto di egiziani qualche settimana prima a Riccione e di averli poi nuovamente incontrati in corso Como, a Milano. Successivamente, stando alla ricostruzione degli inquirenti, avrebbe accettato di seguirli negli spogliatoi del centro sportivo in zona San Leonardo, dove quella mattina di settembre sarebbe stata immobilizzata, presa a bastonata e infine violentata. Secondo che ha emesso il provvedimento di custodia cautelare, gli indagati per cui è stato disposto l’arresto hanno mostrato "logiche di sopraffazione proprie del branco". Nell’ordinanza si sottolinea come nella vicenda gli indagati abbiano mostrato "personalità ciniche, violente e aggressive".

Fondamentale si è rivelato il contributo della vittima, che ha fornito agli investigatori particolari decisivi sul conto dei suoi aggressori. Uno di loro, in particolar modo, sarebbe stato riconosciuto e incastrato attraverso un tatuaggio che era stato notato dalla minorenne.

Lorenzo Muccioli