Telecamere ‘nascoste’ sparse in città per mettere in trappola i furbetti dei rifiuti

Il Comune avvia progetto sperimentale di videosorveglianza per contrastare l'abbandono dei rifiuti. Fototrappole per identificare trasgressori e preservare ambiente e decoro urbano.

Telecamere ‘nascoste’ sparse in città per mettere in trappola i furbetti dei rifiuti

Telecamere ‘nascoste’ sparse in città per mettere in trappola i furbetti dei rifiuti

In municipio lo hanno definito progetto sperimentale di videosorveglianza intelligente in materia di raccolta rifiuti. Tradotto, l’amministrazione procederà con fototrappole per beccare quelle persone che buttano i rifiuti senza curarsi delle modalità con cui va condotta la raccolta differenziata. "Il potenziamento delle attività di controllo sul territorio contro l’abbandono e il cattivo conferimento dei rifiuti, anche attraverso l’impiego delle fototrappole, è un impegno inderogabile dell’amministrazione a tutela della sicurezza urbana, con particolare riferimento al decoro della città, e a tutela dell’ambiente attraverso misure idonee per impedire o ridurre il più possibile l’inquinamento derivante da cattivi comportamenti dei singoli", sottolinea l’assessore all’Ambiente, Christian Andruccioli.

Il progetto partirà in via sperimentale per la durata di anno. Si basa sull’installazione di tre telecamere posizionate a rotazione sul territorio comunale. Gli occhi indiscreti saranno in grado di leggere la targa dei veicoli e trasmettere i dati alla Polizia locale per poter avviare le indagini e risalire ai trasgressori. Il sistema di videosorveglianza, precisano dal municipio, sarà non solo un deterrente contro l’abbandono e il cattivo conferimento dei rifiuti ma anche "un’ulteriore attività di controllo e accertamento delle infrazioni che potenzierà l’impegno messo in campo dal Comune contro i furbetti dei rifiuti". Dalle segnalazioni raccolte fino ad oggi, sono state accertate alcune situazioni di abbandono di rifiuti tra cui rifiuti ingombranti quali materassi, divani rotti, mobili, elettrodomestici, oppure rifiuti speciali derivanti da attività in campo edilizio, industriale, commerciale e artigianale. "L’attività illegale dell’abbandono dei rifiuti - conclude Andruccioli - determina non solo un incremento del costo del servizio per la città, ma comporta anche il degrado urbano e ambientale con un potenziale pericolo di inquinamento dell’area interessata con conseguenti rischi sanitari per la popolazione e gli animali".