Un anno in più per le concessioni

Approvato il decreto in Senato. I Comuni potranno chiedere una proroga prima di partire con le aste

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Un anno di tempo in più per i concessionari di spiaggia. Il decreto approvato martedì dal Senato con 161 favorevoli, 21 contrari e 2 astenuti, dà un po’ di ossigeno ai bagnini in materia di concessioni balneari. Il futuro delle spiagge era una delle partite rimaste in sospeso con la caduta del governo Draghi. Ma l’operatività che l’esecutivo è riuscito a mantenere ha consentito di arrivare alla fumata bianca con l’approvazione del decreto che avvia, di fatto, la procedura delle evidenze pubbliche. A questo punto i Comuni avranno un anno in più di tempo, se lo richiederanno, per istituire le aste. Dunque il termine naturale per istituire le gare fissato al dicembre del 2023, potrà essere prorogato di dodici mesi, sempre che a chiederlo siano gli stessi municipi. A Palazzo Garampi ci stanno già riflettendo. "Con l’approvazione del decreto viene anche messa nero su bianco la possibilità per i Comuni di chiedere una proroga (motivata) di un anno per la pubblicazione del bando di gara, rispetto alla scadenza fissata al dicembre 2023 - premette l’assessore al Demanio Roberta Frisoni -. Un aspetto che valutiamo con interesse perché in generale consentirà alle amministrazioni di organizzarsi e al Comune di Rimini di bandire le gare sulla base del nuovo piano spiaggia".

La giunta vorrebbe dunque procedere con le aste avendo un nuovo strumento urbanistico, e la proroga concessa dal decreto dovrebbe concedere il tempo necessario per legare i due aspetti. "Stiamo parlando di uno strumento urbanistico su cui l’amministrazione sta già lavorando, sviluppando gli aspetti tecnici quali studi e valutazioni ambientali, e sul quale al termine della stagione balneare avvieremo un confronto con le categorie e gli operatori, per cominciare l’iter amministrativo". Tornando alle concessioni, i nodi restano al pettine e potranno essere sciolti solo dai seguenti decreti attuativi. "Resta l’urgenza da parte del governo che si insedierà in autunno di affrontare la materia: prima delle gare infatti bisognerà attendere il varo del decreto attuativo da parte del Governo, che dovrà essere adottato entro la fine di gennaio dal nuovo esecutivo. E’ infatti nel decreto attuativo che sono rimandati gli aspetti più importanti in merito all’assegnazione delle concessioni". Elementi quali: "I punteggi per l’esperienza professionale maturata senza precludere l’accesso al settore di nuovi operatori, la durata delle concessioni per il tempo necessario a garantire l’ammortamento degli investimenti, il calcolo dell’indennizzo ai concessionari, la garanzia di massima partecipazione alle gare di micro imprese ed enti del terzo settore. Come amministrazione siamo pronti a dare il nostro contributo nel momento della discussione dei decreti attuativi”.

Andrea Oliva