Emendamento salva brevetti per i marinai di salvataggio. A cercare in ‘zona Cesarini’ di evitare le modifiche introdotte dal decreto 85 del 2024 (in vigore da luglio) è la Lega con un emendamento presentato dalla parlamentare Giorgia Andreuzza. "Nessun allarme" premette l’onorevole, in vista della stagione balneare che si sta avvicinando. Grazie all’emendamento, che la leghista si augura possa incontrare un’ampia condivisione tra le forze politiche, la stagione "potrà svolgersi regolarmente garantendo continuità al servizio di assistenza in mare o nelle piscine delle nostre strutture ricettive". La "costante" interlocuzione con gli operatori del settore e l’intero comparto, conclude l’esponente del Carroccio, ha permesso di trovare "una soluzione rapida per intervenire a favore di tutti quegli imprenditori che avevano bisogno di garanzie per programmare l’offerta turistica imminente".
Il decreto andava a modificare non solo il rinnovo del brevetto o l’ottenimento dello stesso, cosa possibile solo grazie ai corsi della Fin, la Federazione italiana nuoto, ma cambiava anche le regole. Ad esempio prima dei 18 anni diventava impossibile poter salire in torretta o fare servizio di salvataggio nelle piscine degli hotel. Inoltre per rinnovare il brevetto alla scadenza, serviva sostenere prove in vasca e tecniche, non più una semplice documentazione.