"Un tavolo bilaterale per fermare il salasso"

Il Comites San Marino solleva la questione del salasso fiscale sulle pensioni dei lavoratori ex frontalieri. Nonostante una convenzione del 2014, le pensioni vengono tassate in entrambi gli Stati. Si chiede la convocazione di un tavolo bilaterale per risolvere il problema.

"Un tavolo bilaterale per fermare il salasso"

"Un tavolo bilaterale per fermare il salasso"

"Salasso fiscale sulle pensioni dei lavoratori ex frontalieri a San Marino, ancora tutto tace. Si convochi il tavolo bilaterale". Torna a spingere sulla questione il Comites San Marino. "Un salasso fiscale sui pensionati ex frontalieri che, dopo una vita di lavoro sul Titano, si trovano a dovere pagare le tasse in due Stati, nonostante una convenzione sottoscritta da Italia e San Marino nel 2014 preveda che le pensioni di sicurezza sociale debbano essere tassate solo in uno Stato" "A parte le dichiarazioni di circostanza e tante buone intenzioni dimostrate dalla politica – sottolinea il presidente del comitato degli italiani residenti a San Marino, Alessandro Amadei – ancora non si vedono segnali reali di un’inversione di tendenza e nel frattempo, purtroppo metà della pensione dei lavoratori ex frontalieri se ne va in tasse con il rischio per gli ex frontalieri di non riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena". La vicenda è seguita con molta attenzione dal Comites San Marino e dall’avvocata Clelia Santoro del Foro di Rimini, legale di alcuni pensionati ex frontalieri residenti nel riminese, tra cui Giuliano Brugnoli, su cui si è pesantemente abbattuta la doppia tassazione. "Brugnoli – ricordano – infatti, oltre a vedersi trattenuto da San Marino il 21% della sua pensione deve corrisponderne all’Italia il 28 %, senza potere recuperare il credito di imposta, così come ha amaramente appreso dopo che l’Agenzia delle Entrate di Rimini gli ha notificato nel dicembre del 2022 la cartella esattoriale, con cui gli si chiedeva di pagare l’equivalente delle imposte versate a San Marino. Un vero salasso, ingiusto e contrario agli obiettivi della Convenzione stessa, contro cui Brugnoli ha deciso di opporsi". Amadei e Santoro sono infatti impazientemente in attesa dell’esito del ricorso inoltrato "Senza dover attendere i lunghi tempi della giustizia – conclude Amadei – la soluzione del problema si potrebbe ottenere solo con l’avvio quanto prima di un tavolo tecnico bilaterale che possa risolvere con mutuo accordo tra gli Stati difficoltà o dubbi di interpretazione sull’ambito di applicazione della Convenzione Italia-San Marino contro le doppie imposizioni del 2014".