
Politici, imprenditori e sportivi impegnati a preparare la miglior piadina, sotto l’occhio attento e critico di una severa giuria tutta al femminile.
Uomini con le mani in pasta e ai fornelli, donne comodamente sedute in giuria. E anche piuttosto severe nei giudizi. Ma giuste. Una simpatica inversione di ruoli quella pensata da Cna Impresa Donna Rimini in occasione dell’8 marzo. In piazza Cavour ieri mattina, alle prese con la ’fontana’ di farina e a colpi di mattarello, hanno indossato il grembiule politici, uomini di sport e imprenditori. Con un obiettivo ambizioso: presentare alle giurate la miglior piada di sempre.
Sapientamente guidati da Marina Nanni, la figlia di quella Gabriella Magnani, che tutti in città conoscono come ‘la Lella’, si sono letteralmente sporcati le mani gli assessori Mattia Morolli e Juri Magrini, il presidente di Cna comunale di Rimini Marco Polazzi, il direttore provinciale Cna Rimini Davide Ortalli, il cestista di Rbr Giovanni Tomassini e il direttore generale del Rimini calcio Giuseppe Geria. Una squadra di aspiranti chef di prim’ordine. Preparatissimi.
Sulla spianatoia, nel dehor del Caffè Cavour, ci sono tutti gli ingredienti indispensabili: farina, olio, sale e naturalmente l’acqua. Ma bisogna essere precisi nei dosaggi e avere anche una certa manualità. Dalla platea di giurate partono consigli un po’ per tutti, prima di valutare il risultato finale. Senza fare sconti a nessuno. Guai. "Usa il palmo delle mani", suggeriscono. "Mettici più acqua!", implorano. Ma alla fine quello che manca a tutti è un pizzico di sale.
Mentre non manca assolutamente l’ironia, in una giornata nella quale, Cna ha pensato a "un’occasione unica per ribaltare i ruoli tradizionali e mettere in scena un gioco di ruoli. Per dimostrare, che il vero sapore della parità non si trova solo nei piatti, ma anche nelle azioni quotidiane, che contribuiscono a cambiare in meglio la nostra società".
Dopo l’impasto, viene la cottura, poi è il momento di mettere qualcosa sotto i denti. E qui sono dolori per i poveri malcapitati. "Manca il sale", commento unanime. "Questa è poco cotta", commento ingeneroso. Alla fine a spuntarla è il presidente Polazzi che ha convinto tutte le giurate. Per lui 115 voti, uno solo in più dell’assessore Magrini. Un trionfo che sa di parità, di creatività e di gusto.