Vetrine in ‘salotto’ per le opere di Giulianelli

Per aiutare il ceramista sfrattato, il consorzio di viale Ceccarini chiederà ai negozianti di esporre le creazioni nelle boutique

Vetrine in ‘salotto’ per le opere di Giulianelli

Vetrine in ‘salotto’ per le opere di Giulianelli

Il via vai per vedere le opere del maestro Giorgio Giulianeli è ormai una costante da quando si è diffusa la notizia dello sgombero della ex colonia Adriatica, dove Giulianelli ha da quasi mezzo secolo il proprio laboratorio. I cartelli affissi dagli amici per aiutare il maestro recitano ‘Svendita totale’, ma non è l’unica forma per sostenere il maestro. Nell’isola pedonale si sta facendo largo un’idea. "Le attività dell’isola pedonale – premette il presidente del consorzio Ceccarini, Maurizio Metto – potrebbero accogliere ed esporre in vetrina un’opera del maestro, con la possibilità che i clienti le acquistino. Sottoporrò l’idea al consiglio del Consorzio, poi vedremo se ci saranno adesioni". Arte in ‘salotto’, con le opere di Giulianelli che dal Marano potrebbero traslocare nelle vetrine delle boutique di viale Ceccarini. Se son rose fioriranno, nel frattempo non si è fatto avanti nessun altro per ospitare le opere che riempiono il laboratorio all’Adriatica, anche se chi lo sta aiutando in questi giorni ha già in serbo l’idea di realizzare un negozio virtuale, in rete, per facilitare gli acquisti online.

Il laboratorio è destinato a essere sgomberato entro pochi giorni. All’inizio della prossima settimana i locali dovranno essere liberati come recita l’ordinanza firmata dalla commissaria Rita Stentella. La ex colonia è in condizioni fortemente compromesse. Il tetto mostra aperture e pericolosi cedimenti. I cornicioni lasciano cadere a terra pezzi di intonaco. L’Adriatica sta cadendo a pezzi. Troppo rischioso rimanerci, ma andarsene per Giulianelli significa dire basta all’attività, come ha scritto lo stesso artista in una sorta di addio pubblicato su Facebook. Intanto la politica si rimpalla le accuse sulla situazione che sta vivendo il ceramista. Da una parte le civiche della ex amministrazione Tosi avevano scritto sui social come la giunta Tosi aveva trovato a Giulianelli un’alternativa indicata nei locali di via Cilea, ai Giardini dell’Alba. Ma nell’autunno scorso la giunta Angelini aveva cambiato idea revocando la precedente assegnazione, destinando i locali a Centro 21. Alle parole delle civiche di centrodestra, Uniamo Riccione replica bollandole di "propaganda elettorale". "I numerosi incontri con l’artista – spiega Uniamo Riccione –, hanno evidenziato come la soluzione individuata dall’amministrazione Tosi, proprio a ridosso delle elezioni amministrative (la delibera è curiosamente datata 3 giugno 2022), fosse una soluzione, a dire dello stesso Giulianelli, inadeguata e provvisoria. I locali di via Cilea non avrebbero potuto ospitare l’attività artigianale che prevede l’utilizzo di forni. Inoltre la stessa delibera parlava di ‘utilizzo dell’immobile esclusivamente per finalità sociali’, impedendo all’artigiano di poter svolgere la propria attività commerciale".

Andrea Oliva