Via libera al monitoraggio delle antenne

Rilevazioni di Arpae in viale Belluno dopo la protesta dei residenti. Altri quindici siti finiranno presto sotto la lente

Via libera al monitoraggio delle antenne

Via libera al monitoraggio delle antenne

Parte in viale Belluno, su commissione del Comune, il primo monitoraggio di Arpae su eventuali effetti elettromagnetici generati dall’antenna di telefonia mobile. Non rimarrà un caso isolato. Sono una quindicina (dato provvisorio destinato a crescere) gli impianti che s’intende monitorare. Si procederà in quelli più vicini ad abitazioni o siti sensibili. Su questo stava lavorando l’assessore Christian Andruccioli prima del commissariamento, tant’è che la giunta aveva già approvato la delibera per la sottoscrizione della convenzione con Arpae. Sarà infatti l’Agenzia a occuparsi per tre anni dello studio e del monitoraggio relativo all’esposizione ai campi elettromagnetici, una spesa di 15.900 euro (5.300 all’anno). Si faranno verifiche da un capo all’altro della città, costellata da novantina di antenne radio base di telefonia mobile, una selva che fa storcere il naso soprattutto a chi vive a pochi metri dagli stessi impianti.

Non è casuale il monitoraggio di viale Belluno. Nonostante la petizione sottoscritta da oltre 500 persone che chiedevano di individuare un sito alternativo, l’antenna è stata installata sei mesi fa a dodici metri dalle case. Da qui è quindi partita la richiesta di controllare gli eventuali effetti. "La centralina di Arpae, installata sulla terrazza di una delle abitazioni del Borgo delle Noci maggiormente esposte, ha rilevato i dati per circa due settimane, ora attendiamo i dati _ commenta Cesare Maltoni, membro del comitato _. Rimaniamo attivi e vigili, oltre a questo aspettiamo la sentenza del Tar di Bologna al quale abbiamo fatto ricorso".

E’ stato impugnato l’atto di autorizzazione che il Comune ha rilasciato per l’impianto radio base di telefonia mobile. Proprio per evitare il ripetersi di casi analoghi, Andruccioli stava lavorando a un regolamento comunale per la localizzazione delle antenne, corredato di una mappa per stabilire i criteri delle installazioni, anche in base agli standard urbanistici. Si tratta in sintesi di fare una pianificazione del settore, tanto più che, come ribadisce Andruccioli, in base alle nuove disposizioni governative "i Comuni hanno pochi strumenti per combattere la proliferazione selvaggia di questi impianti, liberalizzati in quanto ritenuti servizi essenziali". A proposito per supportare la stesura di questo regolamento il Comune si è avvalso di professionisti esterni esperti in materia, in questo caso della società Polab, come da delibera di giunta, approvata prima del commissariamento. A questo punto si è registrata una battuta d’arresto, in quanto il regolamento dev’essere approvato dal consiglio comunale.

Nives Concolino