"Via tutti gli ostacoli all’Unione"

I sindacati dopo la lettera delle Autorità europee chiedono al governo di non introdurre le residenze fiscali

"Via tutti gli ostacoli all’Unione"

"Via tutti gli ostacoli all’Unione"

"Sull’accordo di associazione all’Unione Europea emergono nuovi ostacoli che vanno subito rimossi". Alla luce della recente lettera delle Autorità di regolazione Ue, le organizzazioni sindacali del Titano chiedono nuovamente di non introdurre le residenze fiscali non domiciliate. "In questi giorni ricordano in coro Cdls, Csdl e Usl – è emersa la notizia di una lettera congiunta inviata alla Commissione europea, che sta negoziando l’accordo di associazione con San Marino, Andorra e Monaco, a firma del presidente dell’Autorità bancaria europea José Manuel Campa e dei presidenti delle autorità di regolazione sui mercati finanziari e le assicurazioni, che paventano il rischio riciclaggio derivante da rapporti finanziari più stretti, insiti nell’accordo di associazione dell’Ue con Monaco, San Marino e Andorra". I sindacati ritengono "che San Marino non meriti di essere oggetto di queste dure prese di posizioni da parte delle autorità di regolamentazione dell’Ue – scrivono – soprattutto se si tiene conto del lungo e complesso percorso di adeguamento normativo che ha portato il Paese sulla strada della trasparenza e della piena compatibilità con gli standard internazionali, anche in ambito di controlli e contrasto al riciclaggio. Crediamo sia indispensabile da parte dell’esecutivo un immediato chiarimento con le forze sociali ed economiche ma, soprattutto, con le autorità dell’Unione Europea". E farlo anche in fretta. "Non c’è tempo da perdere: occorre conoscere quanto prima le ragioni di merito che hanno indotto a una iniziativa così dirompente".

Nonostante le fortissime perplessità "emerse da tutti i soggetti – parti sociali e politiche - che hanno dimostrato, con elementi concreti, le evidenti criticità delle norme in discussione, il governo e la maggioranza hanno tirato dritto e dopo un lungo e sofferto confronto consiliare, hanno approvato gli articoli che riguardano le residenze fiscali". Che le organizzazioni sindacali continuano a ’combattere’. "Mostrano evidenti debolezze", sottolineano ancora una volta. Cdls, Csdl e Usl ritengono che "le norme che introducono le residenze fiscali non domiciliate possano creare possibili ostacoli e rilevanti criticità al percorso di associazione all’Unione Europea, la vulnerabilità legata all’afflusso temporaneo di soggetti provenienti da qualsivoglia Paese del mondo, l’assoluta mancanza di approfonditi e rigorosi controlli preventivi, l’impossibilità di verificare in modo accurato le attività svolte da questi soggetti durante la loro permanenza a San Marino, creano tutti i presupposti per consentire e agevolare lo svolgimento di attività economico-finanziarie opache e potenzialmente illecite".