Zaino ‘sospeso’ e libri digitali Ecco i rimedi per arginare i rincari

L’appello delle famiglie numerose agli insegnanti: "Fateci comprare i manuali usati, non cambiate le edizioni"

Zaino ‘sospeso’ e libri digitali  Ecco i rimedi per arginare i rincari

Zaino ‘sospeso’ e libri digitali Ecco i rimedi per arginare i rincari

Dallo zaino ‘sospeso’ all’appello agli insegnanti perché "non cambino edizioni dei libri di testo di anno in anno". Sta per partire un nuovo anno scolastico e le famiglie fanno i conti col portafogli. A Riccione il Lions club si è inventato lo zaino ‘sospeso’. Funziona come il caffè, e dovrebbe aiutare i genitori che faticano a pagare il cosiddetto corredo scolastico dei figli, risparmiamdo una bella cifra. L’appello è rivolto a chi acquista zaini, quaderni e anche calcolatrici, matite, colori e così via. Quando un genitore andrà alla cassa per pagare potrà lasciare nelle cartolibrerie una parte di quanto ha acquistato. Il materiale accumulato grazie al Lions, guidato dalla presidente Cristina Berlini, verrà girato all’Emporio solidale e alle Caritas parrocchiali riccionesi per essere poi distribuito alle famiglie in difficoltà. Si sono già fatte avanti sei cartolibrerie riccionesi per aderire al progetto.

A risentire del caro scuola sono soprattutto le famiglie numerose. Chi ha più figli deve ingegnarsi come può. "Si compra al discount. Si prendono pacchi di quaderni o matite per poi utilizzarle per tutti e tanti altri piccoli escamotage per far tornare i conti in famiglia", ci spiega Paolo Nanni, il referente dell’associazione che le rappresenta. Questo è ormai l’ordinario, come l’avanzare la richiesta di contributi alle amministrazioni pubbliche per i bandi aperti in materia di libri scolastici. Ma c’è dell’altro. "Le famiglie sono da tempo gravate dall’aumento generalizzato dei prezzi – premette Nanni – e ora si aggiungerà anche il caro scuola. È evidente che la situazione è complicata soprattutto per i nuclei numerosi. Quando si può, si cercano libri di testo usati per contenere le spese, ma a volte ci si ritrova con insegnanti che richiedono nuove edizioni e in quel caso non riesci a utilizzare vecchi testi. Ecco, penso che oggi, in un momento così difficile, bisognerebbe tutti averne consapevolezza e se possibile evitare di cambiare edizioni. Semmai si stampino delle integrazioni. Per i genitori risparmiare 2-300 euro a figlio è molto importante. Posso capire che l’editoria è comunque un settore con aziende e posti di lavoro, ma non vedo il senso di fare nuove edizioni quando la sostanza delle cose da insegnare è la medesima". C’è un’altra evoluzione che l’associazione vorrebbe vedere nella scuola. "Mi chiedo perché non passare alle edizioni digitali. Oggi si studia su dispositivi come tablet e computer. Perché allora non servirsi di edizioni digitali che consentirebbero di dare un importate taglio ai costi sostenuti dalle famiglie?".

Andrea Oliva