Zoccarato contro: "Questo status non va svenduto"

Per un sindaco a favore, c’è un consigliere comunale contro. Come Matteo Zoccarato, rappresentante in consiglio della Lega che esprime un parere di opposizione alla proposta dello Ius scholae e piccona la legge pezzo per pezzo. "La cittadinanza italiana non è una tessera della Coop, non va svenduta portando avanti iniziative demagogiche, come quella di fornire una cittadinanza onoraria nel tentativo di spianare la strada a questo provvedimento, come per esempio è successo a Bologna", dove il consiglio comunale lunedì ha inserito nel proprio statuto lo ius soli, conferendo così la cittadinanza onoraria ai bambini figli di stranieri, ma nati in Italia. "Io mi auguro che la prposta in discussione alla Camera non veda mai la luce, perché le leggi attuali sulla cittadinanza sono corrette e garantiscono lo status a chi se lo merita. Inutile – ribadisce Zoccarato – andare a forzare questo sistema. Qua a Rimini poi la situazione la conosciamo bene. È di pochi giorni fa il grido di ragazzini extracomunitari che cantano ’Peschiera come l’Africa’, con la promessa di ’colonizzare’ presto anche Riccione e la Riviera, di nuovo. Davvero vogliamo dare la cittadinanza italiana solo per avere fatto cinque anni di scuola qui? C’è un percorso che va rispettato".

Ed è seguendo il filo di queste considerazioni che il consigliore poi ipotizza: "Ho il sospetto che la sinistra, al di là delle motivazioni personali del sindaco, voglia solo arraffare un nuovo elettorato con metodi poco ortodossi che potrebbero ricadere sul quieto vivere. Non bisogna insomma alterare uno status quo che funziona, per ottenere la cittadinanza, e, soprattutto, con essa tutti gli accessi ai servizi che ne conseguono, è giusto affidarsi al processo in vigore e non ridurre tutto a cinque anni di scuola".