ANDREA BONZI
Editoriale
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Esodo d’estate a caccia di fresco

Temperature torride, gente che fa il bagno nelle fontane e turisti ‘spiaggiati’ sotto gli alberelli di piazza Nettuno: l’estate è anche questo, ovvero prendersi qualche libertà di troppo, con il rischio di finire nel calderone del ‘degrado’ segnalato dai lettori.

Eppure, Bologna ha un vero e proprio ‘bene-rifugio’, si direbbe in economia. Ovvero i colli e, salendo di quota, l’Appennino, con località relativamente vicine al centro che permettono di rifiatare.

E dunque è un trend estivo che molti locali si siano trasferiti sulle dolci pendenze attorno a Bologna, con aperture e dependance temporanee.

Attrattivo, come confermano gli operatori turistici, anche l’Appennino, con una vera transumanza di bolognesi al Corno e dintorni. Un segnale importante che deve far riflettere per ‘destagionalizzare’ del tutto quelle aree, consolidando anche le presenze di quanti hanno scelto di vivere sui monti e interrompendo quello ‘spopolamento’ che ha colpito duramente quei territori.