Zuffa tra studenti alle medie. Condannata madre di uno dei ragazzi. Aveva malmenato il suo rivale

A processo una donna ucraina e il suo fidanzato, accusati di aver aggredito un dodicenne russo con cui il figlio aveva avuto una lite: i due se l’erano presa anche con la prof intervenuta per calmarli.

Zuffa tra studenti alle medie. Condannata madre di uno dei ragazzi. Aveva malmenato il suo rivale

Zuffa tra studenti alle medie. Condannata madre di uno dei ragazzi. Aveva malmenato il suo rivale

Nel 2017 lui, un bambino ucraino di 12 anni, era tornato a casa con lividi ed escoriazioni, dopo essere stato malmenato da un coetaneo di origine russa fuori da una scuola media di Rimini. La madre del piccolo e il fidanzato di lei, entrambi 57enni, avevano così deciso di presentarsi nell’istituto per chiedere spiegazioni alla dirigenza e conoscere i nomi dei genitori dell’altro minore coinvolto nella zuffa, così da poter avere un confronto direttamente con loro. L’uomo e la donna, attraversando i corridoi della scuola, avevano però riconosciuto l’altro ragazzino, indicato loro dal figlio come colui che lo aveva assalito. La coppia si era così fatta avanti e, secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, avrebbe cercato di trattenere il piccolo studente afferrandolo per un braccio e al collo, causandogli delle lesioni, giudicate poi guaribili in cinque giorni.

In soccorso dell’alunno era intervenuta una insegnante, uscita proprio in quel momento dalla classe. Ne era nata un’accesa discussione con la situazione che era ben presto precipitata tanto da far intervenire i carabinieri di Rimini che alla fine avevano riportato la calma, non prima però di aver identificato tutti i presenti. La madre e il fidanzato, dopo quella vicenda, erano stati denunciati e si sono trovati a dover affrontare un processo dovendo rispondere di una serie di accuse: lesioni aggravate e interruzione di pubblico servizio (a carico di entrambi), oltraggio a pubblico ufficiale e violenza privata nei confronti della docente (solamente l’uomo).

L’insegnante dal canto suo aveva riferito ai militari dell’Arma di uscire uscita dalla classe ed essere intervenuta in soccorso del piccolo studente dopo aver visto che veniva strattonato dalla coppia. La docente aveva chiesto ai fidanzati di smetterla di comportarsi in quel modo, ricordando di essere un pubblico ufficiale. In risposta, l’uomo avrebbe incominciato ad alzare la voce e poi le avrebbe rivolto delle minacce, afferrandola pure per un gomito.

L’altro ieri, a distanza di sette anni dalla vicenda, il giudice monocratico di Rimini ha messo fine alla battaglia legale. L’uomo (difeso dall’avvocato Teresa Rainone) è stato condannato per lesioni e violenza privata a 2 mesi di reclusione (pena sospesa), mentre la donna (difeso dall’avvocato Luca Campana), soltanto per lesioni, a 20 giorni di permanenza ai domiciliari, in virtù della tenuità del fatto. Assolti entrambi dall’accusa di interruzione di pubblico servizio e anche, per quanto riguarda l’uomo, da quella di oltraggio a pubblico ufficiale. Entrambi dovranno risarcire in solido con 700 euro il minore.