DONATELLA FILIPPI
Sport

Anno nuovo, Rimini ambizioso. Ad Arezzo per tornare a fare punti

Contro un avversario storicamente ostico, la squadra di Troise vuole dimenticare gli ultimi due ko

Anno nuovo, Rimini ambizioso. Ad Arezzo per tornare a fare punti

Anno nuovo, Rimini ambizioso. Ad Arezzo per tornare a fare punti

Pensa a quello che è successo nelle ultime due del girone di ritorno, ma anche a tutto quello che di buono c’è stato prima, Emanuele Troise. Ma il tecnico del Rimini è concentrato soprattutto sull’Arezzo. Sa che quella trasferta è storicamente ostica per i colori biancorossi (una sola vittoria nei 17 precedenti allo stadio comunale toscano), sa che la prima gara dopo la sosta è dura per tutti e sa benissimo che gennaio non è mai un mese come un altro. "Al di là della storia, che comunque è molto importante, siamo consapevoli che è una trasferta complicata per tanti aspetti – dice Troise alla vigilia – Si riprende dopo un periodo di sosta nel quale tutte le squadre hanno staccato un po’ la spina. Sarà importante capire chi si farà trovare più pronto". Tutti fattori da tenere in considerazione, oltre naturalmente a quell’Arezzo che il Rimini conosce per averlo già visto all’andata. Troise allora non c’era, ma il suo Rimini è molto diverso da quello che a settembre si è presentato ai blocchi di partenza con un gruppo di giocatori che a malapena conoscevano i nomi dei compagni. "Sarà una partita complessa perché andiamo ad affrontare una squadra che è dotata di un buonissimo organico e i punti lo dimostrano – spiega tenendo bene a mente quella classifica nella quale, al momento, Rimini e Arezzo sono appaiate a quota 23 – Stiamo parlando di una squadra che riesce a mettere in difficoltà chiunque per le caratteristiche che ha".

L’allenatore campano parla di nuove strategie. Quelle che sono state messe a punto dopo la sosta, in questa ultima settimana nella quale capitan Colombi e compagni hanno avuto l’opportunità di lavorare sul campo con continuità, dopo il tour de force di fine 2023. "Quando parlo di strategie – spiega – le intendo in termini anche di espressione di gioco, di quelli che devono essere, al di là dell’avversario, i nostri principi in fase di possesso e in fase di non possesso. Questa settimana ci ha permesso di chiarire alcune cose su quello che può essere un atteggiamento della squadra nel recupero palla piuttosto che nelle funzioni e nei compiti di ciascuno in fase di possesso. Perché poi, come ho sempre detto, in base a quelle che sono le disponibilità, e le scelte che farò, questa squadra deve avere chiaro quello che può essere un piano gara, ma soprattutto quella che deve essere la propria intenzione". Anno nuovo, strategie nuove.