
Cinque i club che nelle ultime ore hanno messo gli occhi sull’attaccante del Rimini, Giacomo Parigi
I guai societari del Rimini avranno ripercussioni sulla classifica (con il -4 di penalizzazione), ma sicuramente anche sul mercato dei biancorossi. Alla famiglia Petracca il compito di spiegare i programmi futuri, se di programmi si potrà ancora parlare. Ma intanto si registrano i primi segni di preoccupazione tra i giocatori biancorossi, e anche i primi segni su un mercato che si è fatto decisamente acceso. Perché chi guarda da fuori, e inizia a sentire che qualcosa non funzione, pensa bene di buttarsi sui giocatori biancorossi di maggior pregio.
Così, il numero uno Colombi (che ha richieste dalla serie B) potrebbe non essere l’unico a fare la valigia. Almeno cinque i club che negli ultimi giorni hanno bussato alla porta della dirigenza di Piazzale del Popolo per chiedere informazioni su Parigi. Almeno un paio quelli che hanno messo gli occhi su Megelaitis. Ma sulla lista dei pezzi pregiati ci sono anche Garetto e Langella. Oltre al giovane Longobardi sul quale punta, e si dice anche decisamente forte, il Catanzaro per il prossimo campionato cadetto.
Insomma, c’è da registrare un tentativo di ’fuggi fuggi’ che oggi più che mai sembra anche comprensibile. Ma occorre anche attendere di sentire le ragioni della presidente Di Salvo, magari condite da qualche rassicurazione. Insomma, prima di mettere una pietra sopra all’era Di Salvo occorre avere il quadro della situazione completo. Cosa che oggi non è ancora accaduta. Per i più. Si dice, senza averne una certezza (questo è evidente), che la prossima settimana Stefania Di Salvo e Stefano Petracca potrebbero raggiungere Rimini per fare chiarezza. Magari dopo aver chiuso qualche conto in sospeso con tesserati e fornitori.
Poi, forse, si potrà tornare a parlare di calcio giocato, di operazioni di mercato (chiudendo la stalla evidentemente quando i buoi sono scappati, c’è da dirlo), magari anche di ridimensionamenti. Ma con la certezza che anche con poco, o con meno delle scorse stagioni, si possa andare avanti senza troppi patemi d’animo. In tutto questo caos c’è un allenatore poco più che trentenne, debuttante nel professionismo, che attende di sapere se su quella panchina potrà starci più o meno comodamente seduto. Di certo, magari, avrebbe sperato in un inizio di carriera un po’ meno in salita.
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