GIOVANNI SARETTO
Cronaca

Badia finisce sott'acqua: stivali, secchi e un mare di rabbia

Case e strade allagate. Manutenzione nel mirino FOTO

Badia, una donna innalza alcune barriere per proteggere la casa dall’onda d’acqua e fango

Badia, una donna innalza alcune barriere per proteggere la casa dall’onda d’acqua e fango

Badia (Rovigo), 17 giugno 2015 - Tramezzi di legno davanti alle case per fermare il lago d’acqua; mezza cittadina di Badia con gli stivali e i secchi; (FOTO) auto finite all’improvviso dentro veri e propri torrenti, il panico negli occhi. Badia ha vissuto ieri pomeriggio una giornata da incubo sotto un diluvio torrenziale che per alcune ore ha flagellato la cittadina.

Badia (Rovigo), 17 giugno 2015- Un film già visto, purtroppo. L’anno scorso proprio in questo periodo il paese era finito più volte sott’acqua in una scia di danni e di proteste. E’ successo ancora, ieri pomeriggio. L’incubo si è materializzato intorno alle 17,30. La pioggia ha cominciato a cadere e, una decina di minuti dopo, si è scatenato l’inferno. Raffiche di vento, temperature a picco e una valanga d’acqua mista a grandine. Il nubifragio di fortissima intensità è durato circa tre quarti d’ora. Quando la pioggia si è un po’ attenuato è apparso un quadro davestante. Il centro storico e le vie limitrofe si erano trasformate in un mare d’acqua. Via Magro, che vanta una lunga scia di allagamenti, è diventata un fiume con sportine e rifiuti a galla. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire in un condominio dove si erano allagati tutti gli scantinati. Tantissime le chiamate di aiuto tanto che tutte le centraline sono andate in tilt per le numerose richieste di intervento. Sulla stessa strada gente a piedi nudi in mezzo all’acqua per cercare di liberare i tombini. Ed è montata la rabbia e le prime accuse.

«Qui le tubature non ce la fanno a scaricare l’acqua piovana – dice un residente di via Magro mentre con i secchi cerca di asciugare il mare scuro –. Basta un po’ di pioggia e la rete idrica va in tilt». Stessa amara sorte in via Manzoni, nella zona dell’istituto scolastico Enzo Balzan. Il piazzale sembrava un immenso lago. Molti residenti si sono ritrovati con i garage allagati, in un misto di esasperazione e rabbia. Sotto processo le fognature e la manutenzione dei tombini. «Diciamo la verità, che la gente finisca sott’acqua non importa a nessuno», afferma una donna che con stivaloni e scopa tenta affannosamente di respingere l’acqua entrata nel garage.