Assalto Cgil Roma, il Veneto prende posizione. Zaia: "Atto di guerriglia urbana"

"Spero che qualcuno prenda in mano questa situazione a livello legislativo", commenta il governatore Zaia, solidale con la Cgil per l'attacco subito

Polizia scientifica nella sede della Cgil durante i rilievi

Polizia scientifica nella sede della Cgil durante i rilievi

Venezia, 10 ottobre 2021 – L’assalto alla Cgil di Roma scuote anche il Veneto, per il governatore “quello che è accaduto, non ha nulla a che vedere con una manifestazione democratica”. Tra le persone identificate dalla polizia subito dopo gli scontri di piazza, avvenuti ieri nelle Capitale durante una manifestazione contro il green pass, ci sono anche quelli partiti da Verona, Rovereto e Treviso. “Abbiamo assistito a scene che non avremmo mai voluto vedere – commenta il presidente Luca Zaia – soprattutto in un Paese civile. I diritti devono essere garantiti ai tutti di manifestare ed esporre le proprie idee. Ma questa è stata tutta un'altra cosa”. Cgil Roma, solidarietà dopo le intimidazioni. Landini: “Non ci fanno paura”

Così il governatore del Veneto condanna l'assalto di ieri alla sede della Cgil, un’incursione di manifestanti che ha distrutto alcuni uffici. “È stato – prosegue Zaia – un atto di guerriglia urbana, un'aggressione da condannare senza se e senza ma. Esprimo la mia totale e incondizionata solidarietà alla Cgil e a tutte le persone aggredite. Non si può far passare il principio che alle manifestazioni si può andare con spranghe e bastoni e pensare che l'elemento su cui si può contare sia l'impunità, che oramai caratterizza questo Paese, per poter fare ciò che si vuole. Spero – conclude – che qualcuno prenda in mano questa situazione a livello legislativo, perché in questa maniera non si può più andare avanti”. Solidarietà anche da parte della Cisl Veneto, che incalza: "Serve una presa di posizione chiara di tutti i partiti politici"

Sono 38 gli appartenenti alle forze dell'ordine rimasti feriti negli scontri di ieri a Roma. Tra questi, un dirigente della questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della polizia scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo. Seicento i manifestanti identificati, controllati 56 minivan e 5 pullman e numerose moto.