Strade pericolose in Veneto, 25 pedoni uccisi dall’inizio dell’anno. Anci: “Dati impressionanti”

L’ultima vittima è il 13enne Chris Abom, ucciso da un’auto pirata. Sono quasi 10.500 gli automobilisti denunciati l’anno scorso in Italia per omissione di soccorso. Ecco tutti i dati degli incidenti stradali

I mezzi di soccorso

I mezzi di soccorso

Verona, 1 agosto 2023 – Strade pericolose in Veneto, sono 25 pedoni uccisi dall’inizio dell’anno. Molti sono stati investiti sulle strisce pedonali, in alcuni casi da guidatori ubriachi o sotto l'effetto di droga. Sono dati pesanti che appaiono ancora più inquietanti dopo la morte di Chris Abom, il 13enne travolto questa notte in Vallpolicella da un’auto pirata. Il ragazzo era una promessa del calcio e viveva a Negrar, nel Veronese, con i genitori e due fratelli. Tra le ultime tragedie che hanno insanguinato le strade venete, la strage del Cadore: tre persone uccise dall’auto di una donna tedesca, tra cui un bambino di due anni.

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Altamura: “Dati impressionanti”

“Sono dati impressionanti quelli divulgati da Asaps e Istat, che fanno capire che la pirateria è ancora una emergenza e che i pedoni sono gli utenti più vulnerabili”, dice Luigi Altamura, il comandante della polizia locale Verona e componente del tavolo di coordinamento delle polizie locali dell'Anci. Nel 2022, secondo i dati Istat, in tutta Italia sono stati 10.495 gli automobilisti pirati denunciati e sanzionati per la fuga, e quindi l’omissione di soccorso, dopo un incidente stradale. Di questi, 1.944 sono stati rintracciati dalla polizia stradale, 2.774 dall'Arma dei carabinieri e 5.777 dalle polizie locali, con un media di 28 denunce al giorno.

Fenomeno in aumento

“Nonostante l'introduzione dell'omicidio stradale, che prevede aggravanti specifiche sulla fuga e l'omissione di soccorso – continua Altamura – il fenomeno non accenna a diminuire. Occorre fare di più, anche in Veneto, con maggiori controlli nelle ore serali e notturne, con più pattuglie sulle strade anche per verificare le condizioni psicofisiche di chi si mette alla guida”.