Omicidio delle belve di Gorgo: al figlio della coppia trucidata le spese della sentenza

Quindici anni fa il massacro nella villa a Gorgo al Monticano. A Daniele Pelliciardi chiesta l’imposta di registro dell’atto: "Errore burocratico, ma resto amareggiato"

Tribunale

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Gorgo al Monticano (Treviso), 7 gennaio 2023 - Daniele Pelliciardi, figlio dell'anziana coppia di custodi di una villa trucidata nel 2007 a Gorgo al Monticano (Treviso) da una banda di ladri, deve pagare 1.600 euro allo Stato come tassa di registrazione della sentenza di condanna dell'assassino e di risarcimento ricevuto in sede civile.  La notifica è avvenuta probabilmente per un errore da parte dell'amministrazione giudiziaria, e il legale dell'uomo presenterà ricorso. 

"Io - dichiara Pellicciardi sulla stampa locale - non voglio pagare una tassa per il risarcimento dei miei genitori assassinati. Non è una cosa morale. Non lo concepisco, ed è inaudito. L'incidente è nato da un errore di carattere burocratico. Sul risarcimento, che io ho regolarmente avuto, non è stata depositata la tassa di registrazione. Avrebbe dovuto farlo il ministero della Giustizia. Una dimenticanza? Non lo so, sicuramente si tratta di un errore che non doveva essere commesso. Sono amareggiato". 

Quindici anni fa il duplice omicidio delle "Belve di Gorgo"

Guido Pelliciardi, 67 anni e la moglie Lucia Comin, 60 anni furono trucidati a Gorgo al Monticano nella notte tra il 20 ed il 21 agosto 2007 da una banda di rapinatori stranieri che cercavano soldi e gioielli nella villa di cui la coppia era custode. 

I coniugi erano da pochi mesi i custodi della villa della vedova di un industriale di Motta di Livenza. Si trovavano nella dependance della villa quando il commando entrò in azione. L'obiettivo dei banditi era ottenere le chiavi della villa e i codici della cassaforte che però i due custodi non avevano. 

Guido e Lucia Pelliciardi furono torturati con 180 colpi di cacciavite e colpiti a sprangate. A scoprire il massacro fu proprio il figlio della coppia, Daniele Pellicciardi. Uno dei componenti della banda, Artur Lleshi, si tolse la vita in carcere poco dopo essere stato arrestato. L'altro responsabile del delitto, Naim Stafa, sta scontando l'ergastolo.