Venezia, residenti ‘armati’ di pistole ad acqua contro l’invasione dei turisti. La frecciata del consigliere Martini

L’ex candidato sindaco si riferisce alle proteste di questi giorni a Barcellona, che spera verranno replicate dai veneziani. Speranzon (senatore FdI): “Iniziativa aggressiva e irrispettosa”

Venezia, la provocazione del consigliere comunali Martini (nel riquadro, da Facebook): "Proteste con pistole ad acqua contro il turismo di massa come a Barcellona"

Venezia, la provocazione del consigliere comunali Martini (nel riquadro, da Facebook): "Proteste con pistole ad acqua contro il turismo di massa come a Barcellona"

Venezia, 11 luglio 2024 – Pistole ad acqua per allontanare i turisti da Venezia e ‘fermarne l’invasione. Questa è la proposta provocatoria dell’ex candidato sindaco e consigliere comunale Giovanni Andrea Martini (‘Tutta la città insieme’), condivisa anche sui social coi suoi follower.

Martini fa riferimento alle manifestazioni organizzate a Barcellona nei giorni scorsi, in cui migliaia di partecipanti hanno protestato contro il turismo sfrenato sparando acqua contro i visitatori. Il fenomeno ha infatti ricadute positive quanto negative: l’aumento degli alloggi destinati ad affitto breve a discapito delle residenze per gli autoctoni, i negozi e i locali ‘acchiappaturisti’ che prendono il posto delle attività tradizionali e l’affollamento continuo di strade, ristoranti e altri luoghi pubblici.

“Il turismo di massa danneggia residenti e turisti stessi”

"L’esempio di Barcellona che manifesta contro il turismo di massa va sicuramente seguito – ha scritto il consigliere comunale su Facebook – Se poi parliamo della protesta con pistole ad acqua si tratta di una modalità pacifica e divertente con cui si fa conoscere quanto il turismo schiacci la vita dei residenti”. Martini non si dichiara totalmente contrario al turismo, che in fin dei conti rappresenta una delle anime di Venezia, ma sostiene che quello di massa danneggi anche coloro che accorrono ad ammirare le bellezze della città: “Danneggia la vita quotidiana dei residenti e impedisce al turista di godere della città”. 

La condanna del centrodestra

Di parere esattamente opposto il senatore di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon: “Rimango basito tra il divertito e lo sconcertato dalle esternazioni di Martini, che tramite i social vuole importare anche a Venezia la protesta che sta dilagando in Spagna, ovvero quella di sparare con le pistole ad acqua ai turisti in quanto tali – ha commentato – Non a quelli che non rispettano la città o fanno chissà cosa, ma quelli che magari dopo un anno di lavoro con famiglia al seguito si godono qualche giorno di ferie”. L’iniziativa sarebbe, a suo dire, “aggressiva” e “irrispettosa”. Il senatore ha messo in guardia dal “trovare il cretino di turno che la metta in atto”. Condanne a Martini anche dall’assessore al bilancio Michele Zuin e di quello al turismo Simone Venturini.

Martini: “Chi ha reagito con rancore è artefice del problema”

Ma il consigliere non cambia idea: “Intellettuali, artisti, tanti normali cittadini, vari esponenti di realtà culturali hanno apprezzato divertiti la provocazione”. Anzi, secondo Martini, “chi ha reagito in maniera più rancorosa sono gli artefici di quello che stiamo subendo in città: Zuin che ci ha imposto il contributo d’accesso, Venturini che ha la responsabilità di un turismo senza limiti e del problema della residenza”. Non ultimo, “Speranzon, che non riuscendo a governare il problema della sicurezza ha il coraggio di infierire sui più deboli delle mense di carità”. Resta da vedere se i veneziani accoglieranno questa peculiare ‘chiamata alle armi’.