Verona, tre neonati infettati nel reparto prematuri: torna l’incubo citrobacter

Chiusa la terapia intensiva neonatale dell’ospedale Borgo Trento: 4 anni fa la struttura rimase chiusa 4 mesi per essere bonificata dal batterio citrobacter

L'ospedale Borgo Trento di Verona (foto d'archivio)

L'ospedale Borgo Trento di Verona (foto d'archivio)

Verona, 6 maggio 2024 – Un altro caso di neonati infettati da batteri e all’ospedale Borgo Trento di Verona torna l’incubo vissuto 4 anni fa quando nella struttura fu riscontrata la presenza di citrobacter che portò alla morte di 4 bambini. Sono attesi oggi i risultati degli esami sul germe rintracciato su tre neonati prematuri risultati positivi agli screening nel reparto neonatale dell'ospedale veronese.

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Incubo citrobacter

I tre neonati infettati non hanno sviluppato patologie potenzialmente mortali, ma l'episodio ricorda da vicino quanto accadde quattro anni fa quando la struttura rimase chiusa 4 mesi per la bonifica da citrobacter, batterio che portò alla morte di quattro bambini e ne rese disabili altri sei. Il reparto di terapia intensiva neonatale è stato chiuso precauzionalmente con un provvedimento d'urgenza sabato sera, come riporta il giornale l'Arena di Verona

"Quadro molto preoccupante”

Con la chiusura precauzionale si vuole scongiurare, in sostanza, che accada quanto avvenuto nel giugno del 2020 quando il reparto maternità venne chiuso e successivamente bonificato dopo la scoperta del citrobacter che si era annidato nei rubinetti. Per il professor Ercole Concia, già direttore dell'Unità di malattie infettive dell'Aoui, “il quadro è molto preoccupante. Se confermeranno che è citrobacter vuol dire che la vera sorgente non è mai stata identificata e allora bisogna smantellare il reparto letteralmente perché non si può mettere a rischio la vita dei neonati”.