Name: Auto prese a mazzate nella notte a Modena: il video
Uploaded: 2024-01-14T19:08:38.375Z
Channel: Redazione Video
Description: Auto prese a mazzate nella notte a Modena: il video

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Il Resto del Carlino

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Auto prese a mazzate nella notte a Modena: il video

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La bandiera rossa sventola nonostante il mare calmo: c’è una manta che gira tra la scogliera e la spiaggia ed è vietato fare il bagno, per non disturbarla. Succede nello specchio di mare antistante il centro don Gnocchi e il bagno Marchini dove da alcuni giorni è stato avvistato un esemplare di manta di notevoli dimensioni che si aggira in quella vasca racchiusa da una scogliera frangiflutti. Fa caldo, il mare attrae e la gente entra in acqua. Poi, il fischio del bagnino mette tutti in allarme: qualcuno è in pericolo? Non è così: fuori, tutti fuori! Dal mare liscio come l’olio spuntano le pinne scure del «gigante del mare» che salpa tranquillamente la vasca, da una parte all’altra, a un paio di metri dalla riva.

La manta ha un’ apertura che può raggiungere anche i sei-sette metri di ampiezza. «Da alcuni giorni questo esemplare è entrato in questa vasca e vi è rimasto – spiega un bagnino, attento a non far entrare i bagnanti –. La capitaneria di porto ci fatto issare la bandiera rossa perché è meglio non entrare in acqua». Bagnini scrupolosi, che fischiano anche se vedono un bambino bagnarsi sulla battigia. La manta probabilmente non trova il passaggio per poter uscire in mare aperto e liberarsi da quello specchio di mare chiuso tra scogliere artificiali antierosione, ed è in difficoltà. Tuttavia, già lo scorso mese di giugno un esemplare di manta era stato avvistato in prossimità della costa verso la zona di Ronchi, suscitando la curiosità dei bagnanti.

L'articolo completo di Angela Maria Fruzzetti è sul sito della Nazione ✍

"Bandiera rossa per una manta in difficoltà: stop ai bagni per proteggere il gigante del mare"

Il famosissimo paracadutista e base jamper austriaco &egrave; morto durante un volo con il suo parapendio a motore a Fermo: il velivolo &egrave; precipitato all&rsquo;interno del camping Le Mimose, ferendo una turista

Felix Baumgartner: i video in volo sopra Fermo

🎶 Un passo indietro. Un invito a cambiare prospettiva. Un album nato dall’urgenza di “ripartire da quella musica black che è stata la prima ad ispirarmi quando ho iniziato ad avvicinarmi al mondo urban”.

Produttore, beatmaker, dee jay, manager, Pablo Miguel Lombroni Capalbo, per il mondo delle hit-parade solo Shablo, racconta il ritorno sulle piattaforme con “Manifesto” nello studio di Soundcheck, il format musicale disponibile sul sito web e sui social del nostro giornale.

L’intervista completa a cura di Andrea Spinelli continua sul nostro sito e su YouTube 🔗

"Shablo Ritorna con 'Manifesto': Un Viaggio Musicale alle Radici della Black Music"

La coppia si nasconde e il frontman della band britannica, Chris Martin. scherza: &ldquo;Guardate questi due! O hanno una relazione... o sono molto timidi&rdquo;

Andy Byron e l’abbraccio ‘proibito’ al c oncerto dei Coldplay: il ceo di Astronomer virale su TikTok

“La Lamborghini che preferisco è quella che non abbiamo ancora realizzato”. 

Lo dice Stephan Winkelmann nel 2021, presidente e amministratore delegato dell’azienda di supercar di Sant’Agata Bolognese, che nel 2021 fece una promessa, oggi rispettata: ogni nuova auto avrebbe avuto più tecnologia e generato meno emissioni. 

🎙  La sua storia e quella di Lamborghini sono al centro della puntata di oggi di #Moneyvibezstories.

🎥 Guarda l’intervista completa di @simone_arminio su quotidiano.net o sul nostro canale YouTube

"La Lamborghini del Futuro: Innovazione e Sostenibilità secondo Stephan Winkelmann"

Ritiro a Valles del Bologna Fc, giorno #2: Immobile è già una star

L’arrivo del Bologna fc a Valles: che il ritiro abbia inizio

“Oggi sono otto mesi esatti che mio figlio Alberto è in prigione ma tutto tace e tace anche la nostra presidente del Consiglio. Questo silenzio per me e la mia famiglia è insostenibile, il nostro Governo deve attivarsi come ha fatto quello Svizzero con il compagno di prigionia di mio figlio che è stato liberato da poco ed ha raccontato alla stampa le terribili condizioni di detenzione in cui si trova ancora Alberto”. Così Armanda Trentini, la madre del giovane detenuto in un carcere di massima sicurezza in Venezuela dal 15 novembre scorso nel presente a piazzale Clodio per il sit-in che precede l’udienza di oggi sull’omicidio di Giulio Regeni avvenuto nel 2016 in Egitto.

“Non possiamo più aspettare, le nostre istituzioni dimostrino di avere a cuore la vita di un connazionale e si adoperino con urgenza ed efficacia per riportare a casa nostro figlio mettendo in campo qualsiasi strumento di diplomazia come è stato fatto in altri casi: ogni giorno di inerzia in più corrisponde di indicibili sofferenze per Alberto e per noi - ha aggiunto la signora -. Contatti non ce ne sono e noi aspettiamo con fiducia che qualcuno faccia ciò che è necessario. Otto mesi sono troppi e dobbiamo ribellarci”.

"Armanda Trentini chiede azione urgente del Governo per liberare il figlio Alberto detenuto in Venezuela da otto mesi"

Da 55 giorni scatta la stessa foto, ogni mattina, dalla finestra di casa sua. Federico Gerini, che abita in via Pietrapiana da oltre trent’anni, ha iniziato a documentare così la situazione surreale del cantiere abbandonato che da fine marzo occupa una delle strade più frequentate del centro storico di Firenze. “Il cantiere è stato aperto il 26 marzo, e secondo il cronoprogramma doveva essere chiuso entro il 21 giugno. Oggi è il 14 luglio, ed è tutto ancora fermo”, racconta. I lavori sono stati sospesi e l’intervento, pensato in origine per realizzare cassonetti interrati dopo il rifacimento dei sottoservizi, è rimasto incompiuto. “Ma se i cassonetti non si fanno più, non ha senso tenere la strada chiusa. I disagi per chi vive qui sono enormi”, aggiunge.

Sulla vicenda è intervenuto Mirco Dinamo Rufilli, presidente del Quartiere 1. Conferma che il progetto prevedeva inizialmente un doppio intervento: prima il rifacimento dei sottoservizi, poi l’installazione dei cassonetti interrati. “Ma molti residenti si sono opposti. Il progetto era vecchio, quindi abbiamo deciso di sospenderlo. Adesso siamo in una fase di ascolto e confronto con i comitati e gli abitanti del quartiere, anche attraverso incontri pubblici, per trovare una soluzione condivisa”. Tra le opzioni in esame, spiega Rufilli, ci sarebbe lo spostamento dei cassonetti in piazza Salvemini, lato strada. “Sono in corso valutazioni da parte degli uffici tecnici del Comune di Firenze. Intanto abbiamo chiesto che il cantiere venga ridotto, ma alcuni interventi tecnici ancora necessari non dipendono direttamente da noi quindi fino a quando non saranno ultimati non possiamo intervenire”. 

L'articolo completo di Rossella Conte è sul sito della Nazione

"Federico Gerini Documenta il Cantiere Abbandonato di Via Pietrapiana: 55 Giorni di Foto dalla Finestra"

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Nel nuovo episodio de &quot;<a href="https://www.quotidiano.net/magazine/libri">Il piacere della lettura</a>&rdquo;, abbiamo incontrato Fatma Aydemir, scrittrice e giornalista tedesca di origine turca, per parlare del suo secondo romanzo &ldquo;Tutti i nostri segreti&rdquo; (Fazi). Un libro che inizia con una morte, ma che in realt&agrave; &egrave; un inno alla complessit&agrave; della vita. Ambientato tra Istanbul e la Germania del 1999, il romanzo segue i fili spezzati e intrecciati della famiglia di H&uuml;seyin ed Emine e dei loro figli: &Uuml;mit, Sevda, Peri, Hakan. Capitoli che portano i loro nomi, ogni vita merita di essere narrata nella sua interezza.

Famiglie, case e identità spezzate: il nuovo romanzo di Fatma Aydemir è un inno alla complessità della vita

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SOUNDCHECK - Intervista a Fabio Zaffagnini - Rockin '1000

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Courtesy: Ebs
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L'intervista per Money Vibez Stories a Sergio Marullo di Condojanni, AD Angelini Industries

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Money Vibez Stories: l'intervista di Agnese Pini a Emma Marcegaglia

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Delitto di Garlasco: la scienza chiude il caso?

Scene anatomia di un crimine puntata 37

Sulla scena di un crimine ogni elemento, ogni traccia ed ogni reperto pu&ograve; diventare una prova. Ma ad una condizione: che quell&#39;elemento sia adeguatamente raccolto, conservato e analizzato...

Scene, Garlasco: 18 anni dopo si torna sui reperti e sulla scena del crimine

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Una traccia dattiloscopica, la numero 33&nbsp;gi&agrave; repertata 18 anni fa ma considerata non attribuibile a nessuno, rimette tutto in gioco. Ma questa prova basta a collocare Andrea Sempio sulla scena del crimine?

Garlasco: dopo 18 anni Andrea Sempio è il nuovo indagato