Pietro Sarchiè, scomparso nel nulla da 4 giorni. "Temiamo sia stato rapito o ucciso"

San Benedetto del Tronto (Ascoli), 22 giugno 2014 - DA QUATTRO giorni si sono perse le tracce di un commerciante ambulante di pesce, residente a San Benedetto del Tronto e del suo furgone refrigerato, un Ford Transit colore bianco con strisce blu sulle due fiancate. Pietro Sarchiè, 62 anni (guarda le foto), era partito da casa verso le tre del mattino e alle sette è stato visto per l’ultima volta al bar e poi al distributore di carburante nella zona di Castel Raimondo, in provincia di Macerata, dove mercoledì mattina doveva iniziare a vendere il pesce agli abituali clienti, molti dei quali serviti da almeno 30 anni. Sparito il commerciante con tutto il suo furgone e ad infittire di mistero la già complessa situazione, un personaggio sconosciuto, che mercoledì fra le 10 e le 11 ha risposto sul telefonino del commerciante a una chiamata di una donna che voleva ordinare del pesce. L’uomo ha detto che Pietro era momentaneamente impegnato.

LA MOGLIE Ave, la figlia Jennifer e il figlio Yuri, hanno tentato più volte di chiamare il padre senza avere una risposta, mentre la donna che voleva ordinare il pesce ha riprovato altre due volte, ma questa volta l’uomo ha risposto fingendo di non sentire bene. Un giallo che non trova ancora una risposta.
Venerdì i familiari di Sarchiè sono stati tutti a Roma, dove il suo terminale telefonico ha agganciato la cella di Fiumicino, ma nessuno crede che sia stato il commerciante a recarsi da quelle parti. L’ipotesi è che qualcuno gli abbia sottratto il telefonino. La conferma che gli investigatori danno poco credito a questo contatto, arriva dal fatto che ieri la Prefettura di Macerata ha chiesto l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco di Pescara per eseguire le ricerche del furgone anche dall’alto, dopo quelle senza esito fatte a terra dai carabinieri, protezione civile e vigili del fuoco del maceratese. Pietro Sarchiè è una persona trasparente, schietta, metodica. A San Benedetto dicono: «Non può essersi allontanato da solo. Temiamo sia stato rapito o ucciso».

Marcello Iezzi