
A Jesi in certi giorni si arriva ad aspettare anche dieci ore
Il 75 per cento dei codici in attesa al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani sono i meno gravi: bianchi, verdi o azzurri (dunque rispettivamente non urgenza, urgenza minore e differibile). Per questi si può arrivare ad attendere anche 10 ore prima della presa in carico, una volta effettuato il triage. Più veloci i codici realmente urgenti, arancioni e rossi. Secondo i dati dell’Asur Area Vasta 2 relativi allo scorso anno, anche grazie all’impiego di neolaureati e specializzandi per i codici meno gravi, quelli arancioni per il 61,2% vengono gestiti in 15 minuti (erano il 37,3 nel 2021). L’anno scorso in Area vasta 2 i pazienti in codice bianco visitati entro i 120 minuti, sono saliti dal 73,5% al 74,2%. Erano l’81% entro le quattro ore i codici meno gravi presi in carico. Gli azzurri per il 59,3 entro i 60 minuti. Numeri che rispecchiavano il dato del pronto soccorso jesino, oggi però peggiorati per il calo dei medici in servizio e per la necessità di assicurare il piano ferie. Ultimamente sono arrivati tre nuovi medici assegnati al reparto di emergenza urgenza. Un aiuto importante, specie in questo periodo estivo in cui è in vigore il piano ferie per il personale sanitario. Due dei nuovi medici sono specializzandi assunti a tempo determinato per 30 ore settimanali, mentre uno è assunto a tempo indeterminato a 38 ore settimanali. Il pronto soccorso dell’ospedale Urbani è sotto organico, ormai da tempo, di sette medici e questi nuovi arrivi sono ossigeno per il reparto gravato ogni giorno di decine di accessi, dal minore al più grave. Ma c’è un’imminente cattiva notizia: dal primo agosto andranno via due medici per cui il saldo attivo sarà solo di un medico. Uno dei due entra in specialità, mentre un’altra si trasferisce all’estero per motivi familiari.