SARA FERRERI
Cronaca

A Santa Maria Nuova: "La Provincia non ha soldi per sistemare le strade. Addio al Giro d’Italia"

L’annuncio a sorpresa del sindaco Alfredo Cesarini: percorso modificato. Problemi anche nella Vallata del Misa per un ponte ancora inagibile. Delusione tra i tanti appassionati di ciclismo che aspettavano i campioni.

A Santa Maria Nuova: "La Provincia non ha soldi per sistemare le strade. Addio al Giro d’Italia"

A Santa Maria Nuova: "La Provincia non ha soldi per sistemare le strade. Addio al Giro d’Italia"

"Il 107esimo Giro d’Italia non passerà più a Santa Maria Nuova perché la Provincia di Ancona non sistemerà la strada della Maccarata e il percorso con il tracciato sulla 362 risultava più lungo di troppi chilometri". Ad annunciare, con grande rammarico, la novità non certo positiva per tanti appassionati della carovana rosa ieri mattina è stato via social il sindaco Alfredo Cesarini che ha aggiunto: "E’ stato modificato anche il tracciato nella Vallata del Misa in quanto un ponte non è ancora agibile e questo ha fatto cercare un altro tracciato. Una notizia che ci rammarica molto anche perché ci stavamo organizzando". E giù sono scoppiate le polemiche, soprattutto tra i cittadini già arrabbiati per la situazione del manto stradale.

Santa Maria Nuova e in parte anche Jesi che però mantiene larga parte del percorso, sono penalizzate per via delle condizioni delle strade. Una notizia che delude i tanti appassionati di ciclismo, che ci sono in zona come è stato evidente due anni fa in occasione della tappa Pescara–Jesi. La strada della Maccarata, tolta dal percorso collega Santa Maria Nuova a Mazzangrugno, è nota come la strada ‘del cimitero’.

La direzione della corsa ha modificato il tracciato del 16 maggio, la Martinsicuro–Fano, ma non ha optato per la Sp 362 con i ciclisti che provenendo da Monti avrebbero attraversato Collina, Santa Maria Nuova e poi il bivio di Castelrosino in discesa verso Jesi e poi in salita a Mazzangrugno. Un tragitto alternativo che avrebbe allungato la tappa (che è già di 190 chilometri) di oltre 10 chilometri, troppi. In ogni caso nel nuovo tragitto sono previste asfaltature preventivate per tempo dalla Provincia. E anche per il tratto che ha solo sognato il passaggio della carovana in parte sono state programmate, ma non a breve termine.

"Ci sarà sicuramente entro quest’anno il rifacimento del tratto Monti-Collina – informa il sindaco Alfredo Cesarini – mentre quello dalla croce al bivio ha bisogno di un intervento più importante che elimini la frana e quindi non sappiamo dire quando sarà fatto. La Provincia ha purtroppo delle difficoltà perché con l’alluvione del 2022 ha dovuto far fronte a spese impreviste e questo ha mandato a monte diversi progetti in programma. La motivazione del mancato passaggio nel nostro Comune è dovuto al tracciato che Rcs aveva disegnato sulla carta senza tenere presente di un ponte rotto dall’alluvione ed inagibile in val Misa che ha comportato l’allungamento del percorso di tappa di una quindicina di chilometri che sono stati recuperati tagliando il passaggio da Osimo a Monsano".

"Il Giro – spiega l’assessore allo sport di Jesi Samuele Animali – passerà a Jesi provenendo da Polverigi-Agugliano anziché da Santa Maria Nuova. Quindi passerà alla Chiusa invece che a Mazzangrugno. Il resto rimane tal quale, quindi ponte della Barchetta, Baldi, ex Sadam e incrocio Sant’Ubaldo. Una bella occasione per tifare i propri beniamini e partecipare al ’circo rosa’, scegliendo il punto migliore sulle strade della Vallesina".