"Abbandonati: è una tragedia annunciata"

Quando il cordoglio ai famigliari della vittima si trasforma in rabbia. «Siamo abbandonati...

Quando il cordoglio ai famigliari della vittima si trasforma in rabbia. "Siamo abbandonati. Non si è mai fatto nulla per questa strada così pericolosa, senza luce, attraversamenti pedonali e a scorrimento veloce".

Il secondo incidente mortale in due anni, nel tratto di Statale 16 tra Fiumesino e Rocca Mare di competenza dell’Anas, fa tuonare i residenti della periferia falconarese. "È sbagliato dire che è una tragedia annunciata?", domanda un abitante, dopo la scomparsa di Adria Pannelli. "Decine di persone, ogni giorno, se vogliono raggiungere il proprio posto di lavoro sono costrette ad attraversare quella strada – continua –. Per vari motivi, numerosi sono gli incidenti in quel tratto. L’Anas ne prenda atto. ‘Ieri’ a Fiumesino, oggi qui. Esiste una criticità, bisogna risolverla". Il precedente investimento con conseguenze drammatiche era avvenuto un paio di anni fa, a ridosso dell’abitato di Fiumesino. A perdere la vita, quel 22 gennaio 2022, Fatma Ben Frej, mamma tunisina di 52 anni, poco dopo essere scesa dall’autobus per tornare a casa dai suoi quattro figli. Ieri la tragedia che ha coinvolto la signora Adria, mentre si stava recando alla fermata del trasporto pubblico, segnalata soltanto da un palo giallo a margine della carreggiata. A riguardo, la denuncia di Filt Cgil: "C’è un ritardo accumulato inaccettabile sul fronte delle risorse – sostengono Valeria Talevi e Patrizia Massacesi –. Negli anni scorsi erano stati destinati fondi per la sistemazione delle fermate e con Anas, Anci e Upi si erano avviati progetti per migliorare le fermate prive di segnalazione: vanno rifinanziati". Poi chiedono "alle Istituzioni" ma anche a "Conerobus" di "prendere immediati provvedimenti per quel tratto di strada", in quanto "non esistono cittadini di serie A e B, solo perché hanno situazioni di fragilità. L’amministrazione deve mettere in atto tutte le iniziative per la loro tutela".

g.g.