Agnese Gianangeli, canestro e studio. Prima jesina sul parquet della serie A

Agnese Gianangeli, giovane promessa del basket jesino, fa il suo debutto in serie A con Umbertide. Soddisfatta della crescita sportiva e personale, ora si prepara a affrontare nuove sfide tra campo e università.

Agnese Gianangeli, canestro e studio. Prima jesina sul parquet della serie A

Agnese Gianangeli, canestro e studio. Prima jesina sul parquet della serie A

Il gigante e la bambina. Cresciuti insieme, lei e il canestro da basket – regolabile - nel giardino di casa, un centimetro alla volta, un pomeriggio dopo l’altro. Agnese Gianangeli, jesina, diciotto compiuti da poco – si è fermata a 183 centimetri, il canestro ai regolamentari 3.05 del basket ‘vero’, quello di serie A dove Agnese è andata a giocare un anno fa. Da piccola aveva studiato i fondamentali con Barbara Giuliani all’Aurora, poi la spola trisettimanale Jesi - Porto San Giorgio – che pazienza papà Matteo! - in serie B. Dall’estate scorsa il salto nel basket dei grandi, per la prima volta lontano da casa, Umbertide, tranquilla cittadina umbra, genuina passione e solide tradizioni cestistiche, prima giocatrice nata a Jesi a raggiungere il prestigioso traguardo della massima serie (prossima tappa l’A1, è scritto nel suo dna).

Panchina all’inizio, inevitabile pedaggio al noviziato, poi minuti sempre più sostanziosi sotto lo sguardo interessato di osservatori dal piano superiore "può già stare tranquillamente in un roster di A1" dicono di lei (a proposito mai fidarsi delle apparenze, occhi celesti, faccino angelico quando piega le gambe in difesa non ce n’è per nessuno) sabato scorso, ultima di campionato, la vittoria che ha sancito la matematica salvezza. Bilancio della prima stagione da prof Agnese. "Non potevo sperare di meglio – palpabile soddisfazione – l’ambiente ideale per crescere come persona e come giocatrice mi sono trovata benissimo con tutti, società, allenatore, compagne di squadra, con Beatrice Baldi si è creato un solido rapporto di amicizia anche fuori dal campo. Il coach? Michele Staccini severo, molto esigente, ci fa lavorare come matti ma tutte lo seguono". Giorgia Sottana l’esempio cui ispirarsi, Cecilia Zandalasini il mito "Talento assoluto, nessuno come lei in Italia". Ultimo anno di liceo scientifico, a giorni la maturità: Umbertide e la serie A solo l’inizio di un lungo viaggio? "Era la prima volta lontano da casa i primi tempi i miei mi facevano un sacco di raccomandazioni, adesso sono più tranquilli". Se partirai per Itaca – cantano Guccini e Vecchioni – ti aspetta un lungo viaggio. Pronta a partire, Agnese? "Pronta? Prontissima! Però prima di capire quale sarà il mio futuro nel basket devo scegliere la facoltà universitaria".

Gianni Angelucci