Al Consiglio delle donne neanche un euro in cassa

L’organismo non sparisce, ma è senza portafoglio, il consigliere Pergolesi: "Ci crediamo, ma vorremmo capire la funzionalità". Musi lunghi in aula.

Al Consiglio delle donne neanche un euro in cassa

Al Consiglio delle donne neanche un euro in cassa

Il Consiglio delle Donne non sparisce ma è senza portafoglio. Ieri durante la seduta del Consiglio Comunale è stata esaminata la proposta di deliberazione n. 3869 concernente la modifica del Regolamento sul funzionamento del Consiglio delle Donne. "Ci sono articoli semplici in cui manca una virgola – spiega Enrico Pergolesi, consigliere di Diritti al Futuro – ma ci sono cose che andrebbero discusse: quando si parla di associazioni femminili vorrei capire di cosa stiamo parlando. Un’associazione sportiva femminile rientra in questo campo?

O ci rientrano solo quelle che si occupano di diritto delle donne. Ci sono cose che vanno capite, per questo abbiamo chiesto il ricorso in Commissione, dove si potrebbe ragionare meglio senza fare errori banali". Nato a fine anni ’80 come ‘Centro Studi Iniziativa Donna’, si è trasformato negli anni in un vero e proprio organo comunale: "Non siamo contro il Consiglio delle Donne – prosegue Pergolesi – ma ne vogliamo funzionalità e partecipazione. È uno strumento su cui crediamo molto, come crediamo che un organo democratico debba esprimersi in maniera democratica. Il percorso giusto sarebbe stato convocare il Consiglio delle Donne ad inizio mandato, chiedere di discutere questo nuovo regolamento, mentre non è stato chiesto alcun parare in Commissione, non è stato chiesto nulla a chi ci ha preceduto, ma lo chiamiamo organo di partecipazione. In bilancio per i prossimi tre anni è stato previsto zero. Questo è un atto puramente formale e inutile e mi vien da dire antidemocratico anche se passa con una votazione. Io voto contro". Un organo che ha rappresentato un ruolo importante anche per la consigliera di Vola Senigallia Stefania Pagani: "Ribadisco la mia volontà di preservare quello che ha rappresentato – afferma la Pagani - chi ne ha fatto parte ha partecipato in maniera attiva alla vita della nostra città. Non trovo trasparenza e partecipazione, per questo voto contro". La maggioranza compatta ha votato la modifica del regolamento. È invece passata all’unanimità la proposta di diminuire la Tari, in una percentuale da decidere, a quelle attività che donano generi alimentari. Una proposta avanzata dal consigliere straniero aggiunto Mohamed.Malih, presidente dell’associazione Stracomunitari che si occupa di supportare, proprio attraverso la donazione di generi alimentari, le famiglie in difficoltà. Numeri sempre più alti quelli a cui l’associazione cerca di rispondere con un aiuto concreto.