Al Cuppari-Salvati le aule disciplinari: "La scuola che cambia"

"All’Istituto Cuppari-Salvati il concetto di classe è da tempo superato, anche in termini di spazio. L’Istituto ha infatti ormai da...

"All’Istituto Cuppari-Salvati il concetto di classe è da tempo superato, anche in termini di spazio. L’Istituto ha infatti ormai da diversi anni scelto l’organizzazione della didattica in ‘aule disciplinari’, un approccio che vede gli studenti cambiare aula in base alla materia di studio, con diversi benefici. La scelta obbedisce a evidenze pedagogiche precise, che vedono gli ambienti come fondamentali all’interno del processo di apprendimento. In primo luogo, le aule disciplinari rispondono all’esigenza di motricità come presupposto per la concentrazione. Lo spostamento, infatti, favorisce la memoria di lavoro, l’attenzione, la capacità di concentrazione e la riduzione dello stress, dunque l’apprendimento. In un momento storico, come quello attuale, in cui i tempi di attenzione dei ragazzi sono sempre minori, cercare di preservarli a livelli più alti è un obiettivo primario per l’Istituto.

Gli ambienti educano come sosteneva Maria Montessori. Ma questo approccio fa fatica a svilupparsi pienamente nella scuola italiana. Gli ambienti, secondo il metodo Montessori, devono essere pensati, costruiti e predisposti a misura di chi li abita e li vive. In questo caso, quindi, a misura dei ragazzi, che devono potersi sentire "a casa propria": un luogo in cui ogni cosa ha il suo posto e ogni ragazzo sa esattamente dove poter trovare ciò di cui ha bisogno e dove riporlo una volta terminato il lavoro. Un luogo ordinato, che favorisca l’autonomia, la concentrazione e l’apprendimento.

La scuola italiana è auditiva, mentre deve coinvolgere tutti gli altri sensi. L’udito non è l’unico mezzo di apprendimento, eppure troppo spesso ci si deve confrontare con una scuola che fa fatica ad evolversi e a misurarsi con metodologie didattiche alternative. Una realtà che incontra però anche la visione di istituti che sono invece pronti ad abbracciare il cambiamento e se ne fanno attivi promotori. Nel nostro istituto si promuove anche un apprendimento non canonico, investendo in apparecchiature e tecnologie all’avanguardia che permettono ai ragazzi di sperimentare nuove forme di didattica. Grazie all’impegno di tutti e grazie ai finanziamenti del Pnrr abbiamo finalmente potuto rinnovare e allestire le aule disciplinari secondo i princìpi guida di questo tipo di didattica. Bisogna educare alla bellezza e pensare che la bellezza educa".

Alfio Albani, dirigente scolastico istituto Cuppari Salvati Jesi