
Alba dorica
Ancona, 28 aprile 2021 - Il sole che spunta dal mare e bacia le barche piene di pescato, con lo scroscio dell’acqua come sottofondo. Quei caldi raggi rossi che sfiorano timidamente la città vengono ormai immortalati da diverse decine di ragazzi di Ancona. E "Albisti Anonimi 2.0" è uno degli hashtag (parola chiave, ndr) che spopola sul web. Un progetto a tutti gli effetti, quello di albisti, realizzato dalla fotografa Arianna Moroni, classe ’88, civitanovese sui documenti, anconetana nell’anima. Lei è l’autrice di uno degli scatti più suggestivi del 2020, l’incendio al porto dorico dello scorso settembre. La foto notturna che ritrae la Mole Vanvitelliana sovrastata da una colonna di fumo grigia aveva fatto il giro del mondo. E ora, Arianna stupisce ancora, col gruppo virtuale di albisti, creato tre mesi fa, che oggi, col bel tempo, si popola di gente, connettendo oltre 800 persone.
Arianna, ma lei non dorme la notte?
"Non più di 5 ore". (ride, ndr)
Come nasce Albisti? "È nato per caso. Tutto inizia con Mango, il mio cane di 5 anni. Portandolo a spasso, la mattina, ero stregata dai colori dell’alba, che immortalavo col cellulare. E quando postavo gli scatti sui social, soprattutto ultimamente, notavo condivisioni, apprezzamenti e la gente mi chiedeva perché fotografassi l’alba".
Ecco, perché? "Perché mi dà un’energia immensa. E da quando, a gennaio, ho creato il gruppo facebook ‘Albisti Anonimi Italia’ (col profilo Instagram Albisti Anonimi 2.0), la gente mi ringrazia: si sente meno pigra. E io sono orgogliosa di stimolarla a svegliarsi, soprattutto in un periodo di reclusione e poca leggerezza".
Un risveglio metaforico, dopo i lockdown… "Sì, è bello riscoprire la socialità perduta, instaurare nuove relazioni, conoscere gente dopo un anno di isolamento. Frequentare questo gruppo può perfino essere un’opportunità lavorativa".
Come funzionano gli appuntamenti? "Sui social, quasi settimanalmente, propongo un luogo di Ancona da cui ammirare l’alba e chi vuole si presenta lì. È tutto gratis, ognuno fa come vuole: chi chiacchiera, chi si isola…".
E lei fotografa… "Macché, tutt’altro: mi godo quei minuti di anarchia. Poi, purtroppo, torni alla tua vita, ma lo fai con più grinta. Ormai l’alba è una sana dipendenza, un modo di salutare la notte che non abbiamo trascorso ballando, anche per via del coprifuoco alle 22".
Quanti siete e di che età? "Siamo una ventina, tra i 18 e i 50 anni, ma il gruppo è aperto. Puoi aggregarti quando vuoi e decidere quali albe fare".
A che ora ci si alza e che abbigliamento consiglia? "Per fare un’alba invernale mi alzo alle 7, d’estate alle 5. Consiglio di vestirsi a strati, perché poi le temperature salgono".
Quali i posti più belli? "La seggiola del Papa tutto l’anno, il forte Altavilla e la grotta azzurra, in estate. Il passo del Lupo è il mio preferito: il sole ti sorge di fronte e sei sopra le Due sorelle, contornato da Sirolo e Numana".
La prossima alba? "Quella di stamane, causa pioggia, è spostata a venerdì: tutti al porticciolo di Numana!".