Allarme Torrette: "Tagli a posti letto e sale operatorie. Siamo allo stremo"

Borioni (Fp Cgil): la realtà ormai è insostenibile. Il dg Gozzini: aumentato il numero di prestazioni.

Allarme Torrette: "Tagli a posti letto e sale operatorie. Siamo allo stremo"

Allarme Torrette: "Tagli a posti letto e sale operatorie. Siamo allo stremo"

Sanità nel capoluogo di regione: direttori generali delle aziende ospedaliere e del territorio snocciolano cifre e piani, mentre personale medico e organizzazioni sindacali lanciano un accorato grido d’allarme. La verità, al momento, sta sicuramente dalla parte di chi lavora tutti i giorni all’ospedale di Torrette, all’Inrca o nei servizi sanitari offerti ad Ancona. Il policlinico di Torrette, dopo essere risultato per due anni consecutivi (2021 e 2022) il miglior ospedale pubblico d’Italia, vive un periodo di difficoltà legato anche ai trasferimenti delle risorse da parte della politica regionale. Negli anni Torrette è diventato sempre di più l’ospedale delle Marche, dimenticando il ruolo di centro per le cure del capoluogo. "Il nostro ospedale fornisce prestazioni a tutto il territorio regionale per circa il 50% rispetto a quanto fa per Ancona e abbiamo aumentato il numero delle prestazioni. C’è il problema dell’obsolescenza delle apparecchiature, che per noi resta prioritario", ha detto il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria delle Marche, Armando Gozzini. La responsabile dell’Inrca, Maria Capalbo, e il direttore dell’Ast 2 hanno diffuso una serie infinita di slide zeppe di numeri, grafici e percentuali, senza rendersi conto delle difficoltà della popolazione, che non riesce a prenotare un esame perché le liste sono chiuse. Inascoltati gli appelli di chi lavora dentro gli ospedali. "Dispiace raccontare una realtà diversa rispetto a quanto emerge – ha detto Mauro Borioni, Fp-Cgil e anestesista a Torrette –. Il quadro non è edificante. La riduzione di posti in chirurgia e ortopedia, l’urologia dimezzata, le sale operatorie tagliate del 50%, oggi si opera un cancro alla prostata scoperto a settembre. L’area medica non va meglio, dalle malattie infettive alla clinica medica, e poi c’è il pronto soccorso dove i pazienti da ricoverare restano in corsia per giorni. Ci sono responsabilità politiche e amministrative. Belli piani sanitari e atti aziendali, ma se restano documenti non concretizzati, ma anzi mascherano una realtà insostenibile, non va bene. A Torrette siamo allo stremo". Visione condivisa da Alessandro Mancinelli, che ha parlato in rappresentanza delle segreterie Cgil, Cisl e Uil. "Mi rivolgo ai tre direttori generali – ha detto –. La popolazione invecchia, le famiglie povere e vulnerabili aumentano. Dalle patologie croniche alla riabilitazione fino all’assistenza domiciliare; e poi i consultori, disabilità, salute mentale. Ad Ancona c’è da riaprire la Casa Rossa, una questione di dignità, le due Case di Comunità, attivare i sei posti letto nell’Hospice e i 40 nell’Rsa all’ex Umberto I. E per l’Inrca vorremmo avere un confronto".

p. cu.