Anche Corso Mazzini è nel caos: "Stalli gialli ovunque, adesso basta"

La denuncia di chi lavora nel cuore del capoluogo. Simona Rossi: "Devo pagare persino per il carico e scarico"

Anche Corso Mazzini è nel caos: "Stalli gialli ovunque, adesso basta"

Anche Corso Mazzini è nel caos: "Stalli gialli ovunque, adesso basta"

"Parcheggiare in centro? Ritenta, sarai più fortunato". Ah, se gli stalli potessero parlare. Corso Mazzini è praticamente diventato il prolungamento della piazzetta del Tribunale, mentre anche al Viale della Vittoria, nei pressi del Bar Diana, è spuntato uno stallo giallo riservato alla Protezione civile: le strisce a terra sono ancora fresche. E piazza della Repubblica ha diversi posti riservati al Tar. Vedere per credere. Sta di fatto che per i residenti tra il centro e il rione Adriatico parcheggiare è sempre più difficile. Al Passetto, ad esempio, la scelta del Comune, diversi anni fa, di mettere a pagamento piazza IV Novembre. A chi abita di fronte al Monumento questo ancora non va giù: "Ma le pare normale privare i cittadini di uno spazio così ampio per fare cassa? I berretti gialli mi hanno detto che la scelta è stata del Comune".

Ci spostiamo in Corso Mazzini e qui la situazione non è migliore. Corso Mazzini e via Marsala sono praticamente appannaggio di chi lavora in tribunale. Almeno nella parte alta. Simona Rossi, della libreria Fogola, non ha peli sulla lingua: "Corso Mazzini è diventata una strada a due corsie, le auto sfrecciano e noi negozianti ci sentiamo sotto assedio del traffico. Siamo noi esercenti a chiamare i vigili per fare le multe. Guardi come parcheggiano – indica – I cartelli la gente nemmeno sa più leggerli, c’è un divieto di sosta e di fermata. Il Tribunale c’è sempre stato ma prima non era così. Per gli esercenti, fare carico e scarico è un problema, io sono costretta a pagare 14 euro per portare la merce nel mio negozio. Corso Mazzini per me dovrebbe diventare un’isola pedonale". Senza parlare degli asfalti a metà e dei cantieri che tolgono altri posti. "Mancano addirittura le strisce a terra, non si capisce più nulla. Non è colpa di questa amministrazione, ma è sua la responsabilità".

Un’altra esercente che lavora tra Corso Mazzini e piazza Cavour, confessa: "Io lavoro e abito in centro. Ho dovuto vendere l’auto per via della mancanza di parcheggi. Non trovavo mai il posto, era impossibile girare. Vado a piedi e faccio prima". David Linternari, storico bancarellaro del capoluogo, questo problema lo conosce bene: "Adesso è un macello, c’è la sosta selvaggia in centro. A momenti non ci si passa più neanche a piedi. Ogni giorno è peggio. Quando noi bancarellari stavamo in Corso Mazzini eravamo un presidio, se vogliamo, anche contro simili problemi. La fila di auto sulla sinistra non esisteva quando c’eravamo noi. C’erano solo due-tre auto a spina di pesce".

In via Castelfidardo, ci sono spesso le auto della polizia giudiziaria, con le palette sul cruscotto. E proprio davanti al tabacchi di via Zappata un ambiguo stallo del Comune. Piazza della Repubblica, all’angolo col teatro, è privilegio dei mezzi Tar. Un residente di via Carducci ci ha riferito di aver girato tre quarti d’ora (sic!) per trovare un posto: "Capita spesso, è la realtà dei fatti. Serve trovare una soluzione a questo annoso problema. Ogni volta che prendo l’auto è un incubo". Una storia che si ripete dopo le lamentele degli abitanti di via Veneto, di cui abbiamo scritto tre giorni fa.