Ancona, Boscaglia sperimenta le modifiche. Pronto il cambio di modulo: spazio all’esperienza

In vista della sfida di domani contro la Spal, il mister prova una formazione con Spagnoli unica punta. Tre le assenze certe

Ancona, Boscaglia sperimenta le modifiche. Pronto il cambio di modulo: spazio all’esperienza

Ancona, Boscaglia sperimenta le modifiche. Pronto il cambio di modulo: spazio all’esperienza

Prove generali per la partita contro la Spal. Nell’allenamento di mercoledì scorso il nuovo tecnico Roberto Boscaglia ha sperimentato un 4-2-3-1, modulo inedito per i biancorossi, e pare lo abbia provato nuovamente anche ieri, alternando comunque diversi giocatori nei vari ruoli. Un undici di partenza contro la Spal che comunque sarà vagliato e deciso definitivamente nella rifinitura di oggi. Le assenze sono certe, e cioè quelle degli squalificati Cioffi e Clemente e dell’infortunato Pellizzari, comunque sulla via del recupero. Davanti a Perucchini la difesa a quattro, se fosse confermata, dovrebbe prevedere tre giocatori tra Barnabà, Cella, Pasini e Mondonico, più Martina sulla sinistra. Davanti alla difesa Gatto e Basso, trequartisti Prezioso, Giampaolo e Paolucci e, naturalmente, Spagnoli nel ruolo di centravanti.

Potrebbe essere questa, dunque, l’Ancona anti-Spal: in questo caso una formazione che fa appello all’esperienza, con il solo Barnabà, se anche Cella finisse in panchina, scelto tra i più giovani, e dunque con Energe, Saco, Moretti e gli altri tutti pronti a entrare a partita in corso. Sarebbe un’Ancona che propende per la solidità, con Basso da una parte a dare man forte alle chiusure sul lato destro per contenere l’estro di Maistro, e dall’altra parte capitan Gatto a fare lo stesso con Martina per frenare le qualità di Dalmonte. Esperienza e peso specifico anche nei centrali di difesa, nel caso in cui fossero Pasini e Mondonico a vestire la maglia da titolare. Più avanti un modulo offensivo che richiederebbe, però, a chi gioca alle spalle di Spagnoli di rientrare in fase di non possesso, abbassandosi verso la difesa per aiutare il centrocampo. In questo caso potrebbe essere più facile vedere Prezioso in questa posizione dietro a Spagnoli, lasciando a Paolucci e a Giampaolo il compito di supportare maggiormente il centravanti. Se poi dovesse arretrare anche Paolucci in fase di non possesso, ecco che allora l’Ancona si troverebbe a giostrare con modulo quasi speculare al 4-4-2 utilizzato dagli avversari.

Questioni tattiche che hanno una rilevanza, certo, ma non pari a quella dell’approccio, dell’intensità, delle intenzioni e delle attenzioni migliori che i dorici dovranno mettere in campo in una partita come questa, in cui l’Ancona si gioca una bella fetta delle proprie possibilità di salvezza diretta. La sfida con la Spal, visto lo storico gemellaggio, ha un sapore assolutamente particolare, l’unica partita che va in scena in mezzo a un contorno di pubblico in festa da grandi occasioni. In campo, però, sarà battaglia vera, una battaglia che testerà quanto abbia inciso, in questi pochi giorni, il cambio al timone e quanto possa incidere in questo rush finale di campionato.

Giuseppe Poli