Antenne, una centralina per monitorarle

Il sindaco Pugnaloni: "Abbiamo chiesto l’intervento dell’Arpam per verificare i campi elettromagnetici nella zona di San Biagio"

Antenne, una centralina per monitorarle

Antenne, una centralina per monitorarle

L’arrivo di una nuova antenna per la telefonia mobile a San Biagio di Osimo ha fatto scattare la mobilitazione. La comunità della frazione è molto preoccupata per il possibile impatto, sulla propria salute, dell’installazione di una terza antenna nei pressi delle altre due già presenti. Dopo le polemiche per quella di via Tonnini, pare poi che ne stia per sorgere un’altra in via Aldo Moro. Per San Biagio intanto il sindaco Simone Pugnaloni ha inviato una lettera all’Arpam: "Chiedo l’installazione di una centralina fissa di rilevazione, lungo via del Fosso, per poter monitorare costantemente il campo elettromagnetico presente e la rispondenza al limite di esposizione e al valore di attenzione e obiettivo di qualità previsti dal decreto", si legge.

I residenti da parte loro si sono mossi con una raccolta firme. Il neopresidente del Consiglio di quartiere Leonardo Puliti, che ha organizzato un momento di confronto con il sindaco, ha detto: "Sono state raccolte 211 firme a San Biagio e Santo Stefano e sono state consegnate al sindaco. Obiettivo della raccolta firme è ottenere da parte dell’Arpam proprio l’installazione di centraline fisse per il monitoraggio del campo elettromagnetico nella zona di via Fosso e vie circostanti a San Biagio dove sono già presenti due antenne per la telefonia mobile. In particolare si richiede un controllo preventivo in vista dell’imminente attivazione della terza".

"Anche per San Biagio chiederemo al nostro legale di battersi in sede di giudizio (previsto per maggio) per vincere una battaglia in favore dell’ubicazione della stessa in luogo pubblico – prosegue il primo cittadino -. I servizi di telecomunicazione sono stati parificati a un servizio essenziale come acqua, luce e gas, e lo Stato concede agli operatori una via celere e preferenziale. Il Comune di Osimo, avendo approvato un regolamento Antenne, ha individuato i luoghi pubblici come via principale dove ubicare le nuove antenne. Non può obbligare ma suggerire e caldeggiare questa scelta". Il vantaggio di trovare una soluzione in luogo pubblico determina una certezza per i cittadini, quella di avere poi a disposizione un canone annuo dal privato destinato a un capitolo di spesa dedicato per il monitoraggio costante dei campi elettromagnetici, anche a richiesta dei cittadini residenti".

Silvia Santini