Ariston, lo scippo di Putin. L’allarme dei sindacati:: "Ecco i danni della guerra"

La filiale del gruppo industriale fabrianese a San Pietroburgo è stata nazionalizzata. La preoccupazione della Fiom: "Dall’avvio del conflitto abbiamo perso il 20% dei mercati".

Ariston, lo scippo di Putin. L’allarme  dei sindacati:: "Ecco i danni della guerra"

Ariston, lo scippo di Putin. L’allarme dei sindacati:: "Ecco i danni della guerra"

Putin nazionalizza le filiali russe di Ariston, scatta la preoccupazione dei sindacati e in particolare della Fiom. Con un decreto firmato da Putin sono state trasferite temporaneamente la sussidiaria russa di Ariston (controllata da Ariston Holding) alla russa Gazprom Domestic Systems e una controllata Bosch. Netta la presa di posizione del Ministro degli esteri Antonio Tajani: "Ho dato mandato al segretario generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore della Federazione russa in Italia. Il Governo chiede chiarimenti sulla vicenda della nazionalizzazione dell’Ariston Thermo Group. Al lavoro anche con Bruxelles, in raccordo con la Germania".

Dal quartier generale della Ariston Group, multinazionale di Fabriano fondata da Francesco Merloni e presieduta dal figlio, Paolo commentano: "Il Gruppo Ariston, che opera industrialmente nella Federazione Russa da quasi 20 anni con rapporti molto corretti con le istituzioni locali, non è stato preventivamente informato del decreto ed è estremamente sorpreso da questa iniziativa. In attesa di spiegazioni sull’inatteso provvedimento, ne stiamo valutando le implicazioni, anche dal punto di vista della governance e della gestione. Ad oggi il Gruppo Ariston possiede uno stabilimento produttivo dedicato al riscaldamento dell’acqua situato fuori San Pietroburgo (con 200 dipendenti), che produce prodotti avanzati ad alta efficienza per il mercato interno, un centro di eccellenza per lo sviluppo prodotto locale e un responsabile commerciale ufficio di Mosca (che coordina circa 100 dipendenti attivi anche nelle filiali commerciali locali di tutta la Federazione), tutti operanti sotto il rinomato marchio Ariston. Il gruppo ha generato circa 100 milioni di euro di fatturato nella Federazione Russa nell’anno fiscale 2023 e disponeva di una significativa base patrimoniale per operare nel mercato locale, risultato di quasi due decenni di investimenti".

Il ministro Urso, ha incontrato sabato a Pescara il governatore Francesco Acquaroli, in merito alla vicenda, assicurando la massima attenzione del governo. La segreteria provinciale della Fiom Ancona, attraverso Pierpaolo Pullini lancia un forte appello affinché si facciano tutti gli sforzi necessari per porre fine al conflitto in Ucraina, ma anche in Medio Oriente. "La decisione di Putin è l’ennesima dimostrazione di come la guerra determini anche l’economia – rimarca – Dall’avvio del conflitto abbiamo perso immediatamente il 20% dei mercati. E si sono verificati aumenti per la difficoltà nel reperimento delle materie prime e dei costi dell’energie. Noi diciamo con forza che è necessario fermare immediatamente le guerre e riattivare i canali diplomatici ed avviare un percorso di pace".

Sara Ferreri