Bar del Duomo congelato. Concessione a rischio

A marzo scadrà la proroga, aut aut dell’amministrazione al titolare dell’area

Bar del Duomo congelato. Concessione a rischio

Bar del Duomo congelato. Concessione a rischio

Tutto fermo e in abbandono all’ex bar del Duomo, ma i prossimi cento giorni saranno decisivi per le sorti del sito che doveva risorgere come bar e ristorante all’ombra della Cattedrale di San Ciriaco. Mercoledì scorso, durante la seduta mattutina del consiglio comunale, sindaco e pezzi della sua giunta, tra cui i dirigenti competenti, hanno avuto un faccia a faccia con il titolare della concessione, Antonio Ambrosio, accompagnato dai suoi tecnici di fiducia. Mesi fa il noto imprenditore aveva lamentato i costi troppo alti per realizzare la struttura ricettiva, ma la questione è ancora in piedi, con una scadenza importante però, ribadita da Palazzo del Popolo al ristoratore: il 24 marzo 2024 scade la proroga della concessione edilizia di un anno concessa dalla vecchia amministrazione e per quella data Ambrosio deve dare una risposta definitiva. Un aut aut molto delicato: o si procede col progetto e con la realizzazione del bar ristorante oppure la concessione decadrà, o meglio verrà annullata, lasciando ovviamente aperta la vicenda e i suoi strascichi. Dalla informazioni che siamo riusciti a raccogliere, l’incontro di quattro giorni fa in Comune non è stato amichevole al punto di arrivare alla scadenza fissata appunto tra poco più di cento giorni con una decisione netta e definitiva. Un problema per Ambrosio, l’unico che ha creduto in quel progetto sposandone la causa nel 2015, rilevando la concessione annuale (circa 12mila euro di canone che lui continua a pagare) e pagando i debiti concessori accumulati dalla vecchia gestione. Il problema dell’aumento spropositato dei prezzi delle materie prime e dunque la rivisitazione del piano di investimenti lo hanno spiazzato e adesso l’imprenditore originario della Campania, ma ormai anconetano d’adozione, si trova in mezzo a un guado. Ricordiamo che la concessione per quell’area al Guasco è di 25 anni, in modo da consentire all’investitore di rientrare con le spese, ma il futuro è appeso a un filo. L’amministrazione comunale ha anche chiesto al concessore di garantire il decoro di quel sito, da anni abbandonato e immerso nel degrado, certo non una bella cartolina per i visitatori che arrivano fin lassù per ammirare i pezzi pregiati dell’offerta turistica dorica. Un progetto, quello del locale al duomo, ben visto solo in parte dalla nuova amministrazione che per il centro storico ha in mente una rivoluzione della viabilità che comprende anche zone di pedonalizzazione, vedi via della Loggia con accesso garantito solo a residenti e operatori.