Benvenuti a Sabac, un’oasi di pace e riscatto per aiutare chi soffre

Il centro Caritas di Sabac, in Serbia, offre sostegno e opportunità a persone con disabilità mentale, grazie a un progetto avviato da Caritas Marche oltre vent'anni fa. La struttura si è trasformata in un'azienda che aiuta sempre più individui, suscitando interesse per future collaborazioni.

Benvenuti a Sabac, un’oasi di pace e riscatto per aiutare chi soffre

Benvenuti a Sabac, un’oasi di pace e riscatto per aiutare chi soffre

Un’oasi di pace e di riscatto: benvenuti a Sabac, dove le persone con disabilità mentale costruiscono la loro speranza di vita. Il centro Caritas di Sabac, nel nord-ovest della Serbia svolge un ruolo fondamentale per una parte della società locale che altrimenti non avrebbe la possibilità di vivere con dignità. Sabac ha una particolarità in più. Tutto, infatti, è partito oltre vent’anni fa grazie a Caritas Marche che qui, assieme alle autorità serbe, ha avviato un progetto che nel tempo si è consolidato diventando uno dei fiori all’occhiello dell’organizzazione ecclesiale nei Balcani: "Abbiamo costruito questo sogno anno dopo anno, pezzetto dopo pezzetto _ racconta Miroljub Nikolic, da tutti noto come ‘Mika’, un ex pugile serbo di religione ortodossa, ma colonna portante della Caritas sul posto _. Abbiamo acquistato un terreno e col passare del tempo lo abbiamo trasformato in un centro diurno per persone con disturbi mentali e poi in una vera e propria azienda, tra distilleria di grappe, ristorante simile a un agriturismo, una lavanderia e così via. La struttura si sostiene e cresce consentendoci di dare aiuto a un numero di persone sempre maggiore". La delegazione anconetana della Caritas ha trascorso un intero pomeriggio nella struttura della cittadina serba a una novantina di chilometri da Belgrado: "È stata un’esperienza molto interessante e importante al tempo stesso _ è il commento di Marco D’Aurizio, direttore di Caritas Jesi e delegato delle Marche _. Abbiamo potuto vedere con i nostri occhi le potenzialità di Caritas e quanto è stata in grado di fare in questi anni dopo l’intuizione della delegazione marchigiana al tempo. Non è da escludere una futura collaborazione con loro". La visita si è conclusa con uno scambio di doni.